Smart mobility

Guida autonoma, favorevole il 42% degli italiani e il 30% la trova anche più sicura

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Nuovo studio EY sulla driverless car: quattro italiani su dieci interessati ad utilizzarla, il 29,4% ritiene che renderà gli spostamenti più sicuri, il 58,9% pensa che la utilizzeremo in un futuro ancora lontano. Cresce l'esigenza di una mobilità "intermodale".

La mobilità è da tempo al centro di riflessioni a livello di imprese, Governi e Istituzioni sovranazionali. Oggi muoversi ha implicazioni diverse rispetto al passato, perché se ne misura l’impatto ambientale, urbano e sociale.

Ecco perché la mobilità condivisa (sharing mobility) sta crescendo anche nel nostro Paese e presto, oltre alla popolare declinazione elettrica, avremo presto a che fare anche con nuovi modelli, come quella connessa e autonoma.

Gli italiani, secondo una nuova ricerca realizzata da EY, su un campione di 1.500 consumatori, conoscono i servizi di sharing mobility, soprattutto nelle grandi città: a Roma, il 76,8% dei consumatori conosce il car sharing contro il 72,7% dei milanesi, mentre il 62,4% dei romani conosce il bike sharing contro il 57,9% dei milanesi.

Nonostante questo, in generale, la mobilità condivisa non sembra avere avuto un impatto evidente sulle abitudini degli utenti: il 90,9% non le ha modificate, il 4,1% ha rinunciato all’unica auto di famiglia, l’1,4% a cambiare l’auto di famiglia e l’1,4% alla seconda auto.

Riguardo, invece, l’auto a guida autonoma o self-driving car (anche detta autonomous car o driverless car), il 42,4% degli italiani è interessato ad utilizzarla, il 29,4% ritiene che renderà gli spostamenti più sicuri e il 58,9% pensa che la utilizzeremo in un futuro ancora lontano.

Un ecosistema di sviluppo per la smart mobility è già una realtà, e sempre di più le nuove tecnologie, come l’IoT, abiliteranno nuovi servizi che si tradurranno in valore per i clienti. Le reti ad alta velocità, in particolare, permetteranno di trasmettere i dati quasi in tempo reale e di connettere il veicolo con l’ecosistema circostante”, ha commentato Gion Baker, CEO di Vodafone Automotive.

L’indagine, che è stata presentata in occasione del convegno “La Mobilità del Possibile – proposte per l’Italia”, organizzato da EY con il supporto tra gli altri del main partner Vodafone Automotive, evidenzia infine un significativo bisogno di “intermodalità”.

Oltre la metà degli italiani (53,9%), infatti, sono interessati ad utilizzare un pacchetto trasporti o un’unica tessera che racchiuda mezzi e servizi necessari ai suoi spostamenti: bus/tram/metro urbano (78,8%), parcheggio (39,6%), treno (38,4%), ma anche sconti nei negozi (30,4%), per l’ingresso a mostre e musei (21,5%) o nei ristoranti (21%).