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Green economy, efficienza energetica modello di business per 360 mila imprese italiane

L’efficienza energetica è sempre più leva strategica per la ripresa economica, la crescita del Paese e l’occupazione. Sono 360 mila le aziende che in Italia hanno scelto l’innovazione tecnologica applicata all’energia come priorità sul mercato. La metà di queste si trova nel Nord Italia (circa 180 mila), altre 100 mila al Sud e 80 mila nel Centro Italia.

I dati sono stati diffusi da un studio Avvenia in cui, oltre ai nuovi trend smart energy e alla crescita dei dati sull’efficienza energetica, si pone in evidenza il ruolo chiave delle città e del loro percorso verso la smart city, catalizzatori di innovazione, motori dell’economia e della crescita, campi di applicazione delle nuove soluzioni energetiche per l’edilizia pubblica e privata.

Roma e Milano, con oltre 20 mila imprese ciascuna impegnate nella “white economy”, si collocano al primo posto ex-aequo della classifica, seguite da Napoli con circa 14 mila imprese e Torino con poco più di 12 mila.

Sull’efficienza energetica l’Italia si dimostra così ancora una volta all’avanguardia. Anche i finanziamenti al settore stanno diventando una realtà importante del mercato finanziario, dove i classici squilibri Nord-Sud vengono superati e dove la “white economy” è ormai diventata patrimonio di tutti”, ha commentato Giovanni Campaniello, amministratore unico di Avvenia.

L’affermazione rapida dell’efficienza energetica all’interno della cultura imprenditoriale italiana, secondo l’azienda, è stata facilitata della nuova norma sulle Diagnosi Energetiche Obbligatorie (DEO) che impone alle grandi imprese specifici obblighi in materia di efficienza energetica. A doversi sottoporre entro il 5 dicembre 2015 ad un primo audit, da ripetersi poi ogni 4 anni, sono le realtà produttive più energivore e più semplicemente tutte le aziende più sensibili a questa tematica.

Analizzando i dati a livello delle singole regioni, l’Italia dell’efficienza energetica vede sul podio Lombardia, Veneto e Lazio. A collocarsi al primo posto è proprio la Lombardia, con oltre 66 mila aziende,seguita  dal Veneto, con 39 mila imprese, e quindi dal Lazio, che registra 34 mila aziende.

Il resto della classifica vede l’Emilia-Romagna, il Piemonte, la Toscana, la Campania e la Puglia, rispettivamente con 30, 27, 26, 22 e 21 mila imprese, seguite della Sicilia, con 20 mila, e dalle Marche, con 11 mila imprese.

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