Data economy

Green data center, un mercato globale da 100 miliardi nel 2022. Il modello Italtel per Pisa

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“Progettare oggi un data center significa non solo pensare a come garantire affidabilità e sicurezza ed elevate prestazioni; è indispensabile pensare anche a come raggiungere la massima efficienza sia operativa che energetica”

Anche i data center, come qualsiasi altra infrastruttura ICT, consumano energia, emettono CO2 e hanno un loro impatto ambientale specifico. La parola green serve proprio a connotare questi insiemi di apparecchiature, gruppi di continuità, server e altro ancora, in chiave verde, di maggiore sostenibilità ambientale ed economica, favorendo una riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi in generale.

A livello mondiale, i centri dati verdi (o green data center) potranno generare un giro di affari che Research N Reports ha valutato superiore ai 98,1 miliardi di dollari entro il 2022. Un settore in rapida crescita, che dai 29 miliardi di dollari del 2016 potrebbe continuare a crescere ad un tasso annuo (Carg 2017-2022) del 22,7%.

Per ridurre le alte temperature raggiunte all’interno del data center, che altrimenti potrebbero causare danni alle apparecchiature e quindi l’interruzione del flusso dati (compresa la possibilità di data loss) e dei servizi, ci sono diverse tecnologie dedicate proprio a questa funzione (“energy efficient cooling systems”). Anche in questo campo la spesa globale è in netto aumento, con una stima Global Market Insights di 20 miliardi di dollari di investimenti entro il 2024.

Per cercare di ridurre tale spesa, molte grandi imprese di internet hanno scelto di localizzare i data center in zone dell’estremo Nord europeo, dove le condizioni climatiche e ambientali permettono di ottenere raffreddamento con consumi energetici più bassi.

Come ha spiegato sul sito web di Italtel, Tullia Zanni, Responsabile Marketing Solutions dell’azienda: “La digitalizzazione del business richiede infrastrutture flessibili, in grado di scalare rapidamente e supportare servizi innovativi secondo tempi e modalità imposte dal mercato. Ma l’agilità deve accompagnarsi a un’accurata analisi dell’efficienza. Progettare oggi un data center significa non solo pensare a come garantire affidabilità e sicurezza ed elevate prestazioni; è indispensabile pensare anche a come raggiungere la massima efficienza sia operativa che energetica”.

Solo per raffreddare i sistemi, ha affermato la responsabile Italtel, “i data center operativi spendono una media di 7 miliardi di dollari all’anno”. I green data center sono quindi un elemento imprescindibile per il buon funzionamento dei sistemi energetici delle imprese ICT e per la tutela dell’ambiente: “più del 2% della Co2 emessa su scala mondiale arriva dalle industrie di informatica e telecomunicazione”.

In Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (RTI) con West Systems e Webkorner, Italtel ha recentemente realizzato il green data center dell’Università di Pisa.

I vantaggi per l’ateneo pisano sono molteplici: risparmi economici, ottimizzazione degli spazi e riduzione dell’impatto ambientale. Gli impianti sono stati realizzati con tecnologie best-of-breed (rack, condizionamento, gruppi di continuità…), che garantiscono qualità ed efficienza, e portano a un miglioramento del valore pPUE (partial Power Usage Effectiveness) medio annuo, il parametro che indica quanto sia green il data center, pari a 1,17, più basso rispetto al requisito di 1,3 richiesto a capitolato.

Il green data center di Pisa è stato realizzato in un’area all’interno del Parco Regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, collegata all’ateneo da un anello in fibra ottica che garantisce un elevato livello di connettività e di affidabilità.