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Google punta i servizi finanziari e annuncia il progetto Cache nel 2020

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Google si appresta a entrare nel mondo dei servizi finanziari e lo farà entro il prossimo anno. E’ la seconda notizia in pochi giorni, e forse, arriva per distogliere le polemiche sollevate dal progetto Nightingale, dove l’azienda guidata dal Ceo Sundar Pichai è accusata di aver rubato dati sanitari di milioni di americani.

Secondo il Wall Street Journal, Mountain View sta lavorando a un progetto chiamato ‘Cache‘, con il quale offrirà conti correnti insieme a Citigroup, multinazionale americana di banche di investimento e società di servizi finanziari che ha sede a New York.

Il progetto Cache

Secondo le indiscrezioni rilasciate al WSJ da Caesar Sengupta, l’executive di Google che presiede la divisione pagamenti, l’infrastruttura finanziaria di Cache sarà gestita da un istituto di credito della Stanford University e dalla multinazionale Citigroup, e Google fornirà l’integrazione con i propri account.

Google e i conti correnti saranno comunque in qualche modo correlati, il che significa che verranno raccolti dati personali degli utenti. Ma, l’azienda, ha già messo le mani avanti dicendo che non venderà a nessuno i dati finanziari dei propri utenti.

La concorrenza

Google diventa così l’ultimo colosso della Silicon Valley in ordine temporale ad affacciarsi ai servizi finanziari. Apple ha infatti introdotto la carta di credito Apple Card (non in Italia), mentre Amazon ha avuto contatti con le banche per offrire conti correnti.

Discorso diverso per Facebook e il progetto Libra, la criptovaluta con la quale Mark Zuckerberg spera di poter rivoluzionare i pagamenti digitali, anche se al momento, dopo le polemiche sollevate da Governi e autorità di controllo di tutto il mondo, è in fase di stallo.

Facebook Pay

La società pochi giorni fa ha infatti annunciato Facebook Pay, un nuovo sistema di pagamenti destinato agli utenti che usano l’ecosistema di app della società, cioè Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp.

Pay debutterà questa settimana negli Stati Uniti, per poi diffondersi in altri Paesi, potrà essere utilizzato per fare acquisti, effettuare donazioni o trasferire denaro.

Il servizio supporterà la maggior parte delle principali carte di credito e debito, anche PayPal. “Facebook Pay si basa su infrastrutture finanziarie e su partnership già esistenti ed è separato dal portafoglio Calibra che si appoggerà al network Libra“, ha annunciato la società attraverso un post sul suo blog ufficiale firmato da Deborah Liu, VP, Marketplace & Commerce di Facebook. “Gli utenti già usano i pagamenti sulle nostre app per fare acquisti, fare donazioni per una causa oppure mandare denaro. Facebook Pay renderà più semplici queste transazioni”.

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