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Google, grandi manovre in vista per lo sbarco in Tv

Android

Gli operatori tlc francesi starebbero valutando di integrare il sistema operativo mobile di Google, Android, nei loro set-top box. Dopo SFR anche Bouygues Telecom metterà sul mercato il proprio set-top box Android. Orange e Free si oppongono.

Secondo alcuni sarebbe come fare entrare il lupo nell’ovile, altri invece evidenziano le opportunità che una simile mossa potrebbe avere dal punto di vista dell’innovazione.

Ma quali sarebbero i vantaggi per l’utente di avere anche Android sul proprio device?

Attraverso un accordo con Google, gli operatori tlc darebbero ai loro abbonati la possibilità di accedere direttamente dal proprio televisore, attraverso il set top-box, all’intero universo Android, quindi YouTube, il browser Chrome o il motore di ricerca. Tutto questo continuando a stare comodamente seduti sul proprio divano.

Ma non solo, Android offre infatti l’accesso a Google Play e a centinaia di milioni di app, tante di videogiochi, che potrebbero essere trasportate sul televisore.

Candy Crush sul piccolo schermo

Gli appassionati di Candy Crush, per esempio, potranno giocare direttamente dalla tv. Da un altro punto di vista, l’arrivo di Google sui set-top box degli operatori tlc potrebbe aprire la via allo sviluppo di nuove applicazioni, appositamente sviluppate per la televisione.

“Si potrà accedere immediatamente alla creatività di milioni di sviluppatori perché noi operatori non siamo in grado di offrire una tale ricchezza in termini di innovazione“, ha commentato Olivier Roussat, Ceo di Bouygues Telecom.

Oggetti connessi che parlano ‘Android’

L’architettura web di un set-top box Android permette tra l’altro di istallare molto facilmente, attraverso un semplice download, servizi come Netflix, che diventa un’app come le altre.

E così che SFR in Francia ha potuto integrare il servizio di video on-demand a pagamento della società americana prima di Bouygues, anche se quest’ultimo aveva firmato l’accordo prima.

Il vantaggio è anche un altro. Installare Android sul set-top box permetterà anche di mettere in collegamento tutti gli altri dispositivi connessi della casa che parlano lo stesso linguaggio, come i tablet o gli smartphone.

Inoltre, con la moltiplicazione degli oggetti connessi all’interno delle abitazioni e gli sforzi di Google di imporre il suo sistema operativo mobile in questo ecosistema, possiamo immaginare che un set-top box Android possa agire come un’hub di controllo per tutto questo ‘ambiente’ e facilitare, allo stesso tempo, la convergenza tra differenti terminali.

Google in altre parole invaderebbe tutti i nostri spazi con servizi efficienti, è vero, ma anche con grandi rischi per la privacy.

Resta quindi da domandarsi fino a che punto gli utenti saranno pronti o disposti a far entrare Google nelle proprie case?

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