Entro il 2022, secondo stime Berg Insights relative ai soli Stati Uniti, le smart home raggiungeranno le 63 milioni di unità immobiliari. Si avranno cioè 63 milioni di abitazioni automatizzate o semi automatizzate, con un monte ricavi atteso per le imprese del settore di circa 36 miliardi di dollari.
Ora immaginiamo che i fornitori di sistemi e device per la casa intelligente ci offrano anche energia elettrica di proprietà, magari ad un prezzo anche molto vantaggioso rispetto alle altre utilities.
Uno scenario che ci anticipa quella che sarà la corsa delle grandi multinazionali alla conquista del mercato energetico. L’ex amministratore delegato di NRG ha dichiarato al Wall Street Journal che entro 10 al massimo 20 anni i più grandi fornitori di energia elettrica negli Stati Uniti potrebbero essere o Google o Amazon.
Ma cosa significa esattamente? Significa che questi giganti dell’informatica, del web, dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dell’economia digitale (tra cui ecommerce, app economy, economia dei servizi, audiovisivo e molto altro), che già controllano il mercato dei device, presto avranno il dominio anche del settore energetico e chi controlla l’energia controlla tutto.
“Qualsiasi azienda che controlli software, hardware e i sistemi che forniscono energia elettrica potrebbe arrivare ad ottenere una posizione di vantaggio formidabile sul mercato”, si legge nell’articolo.
Ed è proprio questo, si presume, l’obiettivo di Google nel settore delle rinnovabili e più in generale nel nascente mercato dell’elettrificazione.
In questo caso, si legge in un articolo su mediapost.com, Google da tempo sta portando avanti un programma di investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili, nello specifico nell’eolico.
Si tratta del progetto Makani Energy Kite di Google, partito nel 2008, in cui un aereo molto leggero legato ad una base fissa a terra cerca di sfruttare il vento per generare energia elettrica pulita.
Si tratta di un aereo con apertura alare di 26 metri, che stazione in aria, a circa 300 metri di altezza, e che grazie ad otto rotori genera energia elettrica dal vento.
Al momento, secondo i ricercatori impegnati nel progetto, si stima che uno solo di questi energy kite potrebbe fornire energia elettrica pulita a 300 abitazioni.
Secondo gli sviluppatori di Mountain View, questa soluzione potrebbe aumentare di 100 volte la capacità di generare energia pulita dal vento (attualmente, nel mondo, solo il 4% circa di energia elettrica consumata è generata dal vento).