L'Intervista

‘A Genova l’energia a km 0, cittadini responsabili grazie alla domotica’. Intervista a Luca Cicognani (ABB Italia)

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Luca Cicognani, Responsabile dell’unità di Automazione per le Rinnovabili della divisione Power Systems di ABB Italia, elenca i benefici del progetto europeo R2CITIES per la Città di Genova:  ‘Occorre agire su due fronti – ha spiegato a Key4biz -  raggiungere l’efficienza energetica e promuovere il concetto di “energia a Km 0”’

La Città di Genova aderisce al programma europeo R2CITIES, per lo studio e l’applicazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica di aree residenziali, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro e parte del progetto “Genova Smart City”.

L’iniziativa ha l’obiettivo di individuare e sperimentare soluzioni, economicamente sostenibili e facilmente replicabili, capaci di ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2 in diverse tipologie di edifici o distretti urbani residenziali. Il capoluogo ligure ha inserito nel piano di riqualificazione energetica il complesso definito ‘Lavatrici’, che sorge al confine tra le delegazioni di Pegli e Prà.

R2CITIES (Renovation of Residential urban spaces: Towards nearly zero energy CITIES) vede ABB Italia come partner tecnologico, (ABB Italia è anche socio e membro del comitato direttivo dell’Associazione Genova Smart City), con il compito di sviluppare soluzioni di monitoraggio e automazione. Luca Cicognani, Head of Renewable Automation and Advanced Application Unit, Power Generation di ABB, ha spiegato in dettaglio a Key4biz in cosa consiste il progetto e quali strumenti smart city sono stati forniti alla città.

Key4biz. Quali sono le tecnologie e le soluzioni fornite da ABB Italia alla Città di Genova?

Luca Cicognani.  Lo scopo del progetto R2Cities è sviluppare e dimostrare strategie replicabili per la progettazione, la costruzione e la gestione di soluzioni in ambito urbano “nearly zero energy”.  Il progetto prevede l’applicazione di queste strategie su tre distretti urbani dimostrativi, la verifica dei obiettivi ipotizzati e un piano di replica su larga scala. I tre siti dimostrativi sono situati a Kartal, un quartiere di Istanbul, Valladolid e Genova, appositamente selezionati per diverse caratteristiche e condizioni ambientali. A Genova, nel sito prescelto, un complesso di “social housing” denominato “Le Lavatrici”, le attività dimostrative si sono focalizzate su soluzioni passive e “low-cost” basate sul ottimizzazione di risorse disponibili come sole, ventilazione e illuminazione naturale. In questo ABB Italia contribuisce al progetto con competenze, prodotti e soluzioni, in particolare: dai prodotti di “building automation” applicati a singoli appartamenti all’impianto fotovoltaico per l’alimentazione dei quadri elettrici della nuova centrale termica, fino ai sistemi di automazione e controllo per la rilevazione in tempo reale delle condizioni climatiche, l’archiviazione storica e analisi dati climatici ed il monitoraggio remoto delle soluzioni di ottimizzazione implementate nel sito.

Key4biz. In che modo si può arrivare alle ‘zero energy cities’?

Luca Cicognani. Occorre agire su due fronti: raggiungere l’efficienza energetica e promuovere il concetto di “energia a Km 0”. Da un lato è necessario ridurre i consumi e minimizzare gli sprechi, promuovendo interventi di efficienza energetica a tutti i livelli: illuminazione pubblica, edilizia residenziale e pubblica, insediamenti commerciali e produttivi. Dall’altro, occorre massimizzare l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili in città, evitando la dispersione, favorendo l’autoconsumo e l’accumulo di energia ed infine responsabilizzando i cittadini nella gestione della rete, con la possibilità di modulare i propri consumi a seconda della disponibilità di energia in rete.

Key4biz. Genova conta 600.000 abitanti e un consumo energetico di oltre 8 milioni MWh all’anno. Quali i risultati concreti del progetto per l’amministrazione pubblica e i cittadini?

Luca Cicognani. I cittadini trarranno un beneficio “pratico” legato all’intervento cofinanziato che, per il complesso delle “Lavatrici”, consiste nella realizzazione di un nuovo impianto termico, un impianto fotovoltaico e un sistema di domotica per l’automazione e ottimizzazione del consumi. Ben maggiori sono i benefici potenziali legati ai risultati messi a disposizione dell’amministrazione pubblica che potrà valutare costi e ritorno dell’investimento per l’applicazione su larga scala delle tecnologie e soluzioni sperimentati nel corso del progetto. Ci piace anche sottolineare come eredità lasciata dal progetto l’esempio di collaborazione tra imprese presenti sul territorio, amministrazione pubblica e cittadini per contribuire al miglioramento della Città.