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Oltre la metà dei genitori lascia che i figli minorenni giochino a titoli per adulti

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Pochi si affidano alle classificazioni PEGI.

Secondo i risultati di un recente sondaggio, oltre la metà dei genitori lascia che i propri figli minorenni giochino a videogiochi per adulti.

Il sondaggio, condotto da Childcare su un campione di oltre 2.000 genitori nel Regno Unito, ha messo in evidenza che i minori di solito giocano anche a videogiochi 18+ senza alcuna supervisione.

Il sondaggio mette in evidenza come i genitori sembrino considerare i videogiochi in maniera differente, ad esempio, dai film. Solo il 18% degli interpellati, infatti, ha detto che farebbe guardare un film classificato 18+ a ragazzi di 10-14 anni.

Sempre secondo Childcare, il 43% dei genitori avrebbe riscontrato un cambiamento negativo nel comportamento dei figli che hanno usufruito di giochi per adulti. Quasi il 25% sostiene che i figli abbiano compreso e imparato a utilizzare linguaggio volgare e offensivo.

“È difficile, al giorno d’oggi, gestire ciò a cui vengono esposti i propri figli”, ha dichiarato Richard Conway, fondatore di Childcare. “Se vostro figlio di 10 anni ha amici che giocano a Fortnite, classificato 12+, vuole partecipare. È sempre bene esaminare il gioco per care se sia adatto, invece di lasciarli incustoditi”.

“La cosa interessante è che la maggior parte dei genitori segue le classificazioni per i film, ma è più permissiva in fatto di videogiochi. Bisogna ricordare quanto sono impressionabili i bambini: se vedono comportamenti di un certo tipo o ascoltano un certo linguaggio, in giochi o film, li imitano”.