L'Osservatorio

Gas, spesa media di quasi 1000 euro in Italia. Consumi a confronto tra Nord e Sud

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Osservatorio sui consumi del gas 2016: si spende di più in Molise e meno in Basilicata, si consuma di più nelle regioni appenniniche e alpine, di meno in Liguria e tutto il Sud. Con il Mercato libero tagli alla spesa di oltre il 13% l’anno.

L’inverno è quasi giunto a termine. A fine marzo si spegneranno i riscaldamenti e per il nostro Paese è tempo di tirare le somme di quanto hanno speso le famiglie. Secondo i dati pubblicati nell’Osservatorio sui consumi del Gas 2016 di Sostariffe.it, nel 2016 sono stati consumati mediamente 1.222 m3 di gas naturale, con una spesa media annua che si aggira intorno ai 971 euro, tanto per la maggior tutela che per il mercato libero.

Si tratta di cifre che sono molto simili a quelle del 2013, quando ad esempio sono stati consumati mediamente 1.246 m3 per una spesa di circa 999 euro a famiglia.

L’Italia è nota per avere bollette del gas tra le più salate d’Europa, si legge nell’Osservatorio pubblicato da SosTariffe, ma spese e consumi non sono uniformi a livello territoriale, dato che il prezzo al metro cubo di gas naturale varia in funzione della regione. Inoltre, in certe zone il consumo di gas è molto superiore rispetto ad altre, fondamentalmente a causa delle maggiori necessità di riscaldamento dovute a periodi invernali più lunghi e rigidi.

Dove si spende di più?

In particolare, le regioni che hanno registrato una spesa maggiore per il gas naturale nel 2016 sono il Molise (1.474 €/anno), le Marche (1.152 €/anno) e l’Abruzzo (1.105 €/anno). Sopra la media nazionale anche il Friuli Venezia Giulia, la Toscana e l’Emilia Romagna (1.091, 1.011 e 976 €/anno, rispettivamente).

Queste regioni non solo hanno registrato consumi annui elevati, come analizzeremo più avanti, ma devono sostenere anche un prezzo per il metro cubo di gas naturale più salato rispetto ad altri territori.

D’altro canto, la regione che avrebbe pagato le bollette del gas più leggere è la Basilicata, con una spesa di 800 €/anno, ovvero 674 €/anno in meno rispetto al suo vicino Molise. Altri territori con bollette del gas relativamente poco pesanti sono la Campania (844 €/anno), la Liguria (858 €/anno) e la Sicilia con 863 €/anno.

Costi consumi e risparmi Gas Italia_tabelladati_SosTariffe

Dove si è consumato più gas?

il primo posto va ancora al Molise (1.865 m3/annui), seguito dal Friuli Venezia Giulia, le Marche e l’Abruzzo, il che potrebbe dimostrare che quello del 2016 è stato un inverno difficile per le regioni montane dell’Appennino Centrale e delle Alpi Orientali. Anche l’Emilia Romagna, la Toscana e il Trentino Alto Adige presentano consumi sopra la media nazionale.

Invece, i consumi più bassi di gas naturale durante il 2016 sono stati registrati al Sud, come è logico aspettarsi tenendo conto degli inverni più miti e corti che lo caratterizzano. In Basilicata (1.003 m3/annui) e Sicilia (1.005 m3/annui) gli utenti hanno indicato i consumi più bassi, seguiti da Liguria e Campania (1.053 e 1.068 m3/annui rispettivamente).

Costi consumi e risparmi Gas in Italia_infografica_SosTariffe

Mercato libero vs Maggior tutela

I dati sono stati raccolti ed elaborati grazie alla sezione del sito SosTariffe che permette la comparazione delle tariffe gas del mercato libero partendo proprio dai consumi domestici. In base alle informazioni ricavate, passare al mercato libero, optando per le tariffe gas più vantaggiose, garantisce un risparmio in tutta Italia, con una spesa annua del 13,77% più bassa rispetto a quella generata in regime tariffario agevolato regolato dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (Aeegsi), o anche detto Servizio di maggior tutela.

La convenienza delle offerte dei distributori del mercato libero, si legge in un comunicato di SosTariffe, “è evidente sia dove la spesa di gas è più elevata, sia nei luoghi in cui i prezzi sono più bassi”. In effetti, lo studio ha riscontrato la più elevata convenienza nel passare al libero mercato in Basilicata, con un risparmio del 15,3% annuo. Pur pagando bollette tra le più basse d’Italia, gli utenti lucani possono fare ancora di più per sostenere spese domestiche più leggere.