crisi energetica

Gas, il piano del governo: “15 giorni senza termosifoni, ridotti di 1°C e accesi un’ora di meno”

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Obiettivo la riduzione dei consumi per 5,3 miliardi di metri cubi di gas. Possibile attuare controlli a campione su edifici pubblici e grandi locali commerciali.

I riscaldamenti saranno accesi per 15 giorni di meno rispetto ai periodi standard. Lo si legge nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di Gas naturale predisposto per il Governo dal ministero della Transizione ecologica.

In sostanza, sarà posticipata di 8 giorni la data di inizio accensione e anticipata di 7 giorni la data di spegnimento nonché ridotta di un’ora la durata giornaliera di accensione. Sono fatte salve le utenze sensibili, come ospedali e case di ricovero. 

Riscaldamenti ridotti di 1°C

Sarà ridotta di 1°C anche la temperatura dei riscaldamenti. In questo modo si passerà a:

  • 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili.
  • 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

“Sarà possibile attuare, oltre a controlli a campione su edifici pubblici, grandi locali commerciali, punti a maggiore consumo, una responsabilizzazione dei conduttori degli impianti di riscaldamento centralizzato, monitorando a livello di reti di distribuzione gas cittadine la risposta degli utenti utilizzando i dati orari di prelievo ai punti di connessione tra le reti di distribuzione cittadine e i punti di riconsegna della rete di trasporto Snam, che sono costantemente monitorati”. Ha spiegato il ministero.

Al 1° settembre stoccaggi gas all’83%

L’insieme delle misure adottate per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas e “la risposta degli operatori coinvolti hanno consentito di raggiungere al 1° settembre 2022 un livello di riempimento degli stoccaggi di circa 83%. Tale valore, in linea con l’obiettivo di riempimento del 90% e anche superiore, è fondamentale per disporre di margini di sicurezza del sistema gas e affrontare il prossimo inverno”. È quanto si legge ancora nel piano.

Le misure comportamentali (a costo zero): dalla riduzione durata delle docce a non lasciare in stand by TV, decoder, DVD

Il ministero consiglia ai cittadini anche delle misure comportamentali (a costo zero) per ridurre i consumi di gas e energia elettrica. Tra i comportamenti da promuovere:

  • la riduzione della temperatura e della durata delle docce
  • l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo,
  • l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione
  • e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione,
  • lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza,
  • non lasciare in stand by TV, decoder, DVD,
  • la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.

Da tali misure a costo zero può aversi un risparmio, da stime ENEA, fino a 2,7 miliardi di standard metri cubiSmc (non si considerano le misure per il raffrescamento, in quanto non si riferiscono al periodo di riduzione).

Obiettivo la riduzione dei consumi per 5,3 miliardi di metri cubi di gas

Le stime del Governo dell’impatto di tutte le misure di contenimento portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.