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Garante privacy: “7 milioni di sanzioni (+481%) dopo ispezioni su e-fattura, software per “whistleblowing”, marketing e tour operator”

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Nei primi sei mesi di quest’anno, il Garante privacy ha sanzionato soprattutto chi si occupa di fatturazione elettronica, grandi banche pubbliche, i software per la gestione del “whistleblowing”, ossia della segnalazione di illeciti in forma anonima, società di intermediazione immobiliare, il marketing e i tour operator. In totale nel primo semestre del 2020, l’Autorità ha comminato sanzioni pari a 

7 milioni 108 mila euro, con un aumento del 481% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono state effettuate, inoltre, iscrizioni a ruolo per un importo complessivo di 5 milioni 42 mila euro (+124%) a fronte dei 2 milioni 248mila euro del primo semestre 2019, che hanno riguardato trasgressori che non si sono avvalsi della facoltà di definizione agevolata prevista dal decreto legislativo n.101 del 2018.

Questo il bilancio dell’attività ispettiva e sanzionatoria dell’Autorità, che ha approvato il piano ispettivo anche per il secondo semestre 2020. 

L’attività di accertamento dell’Autorità, svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza, “prosegue quella avviata nel primo semestre”, si legge nella nota del Garante, “e riguarda i trattamenti di dati svolti nell’ambito di settori particolarmente delicati, quali la fatturazione elettronica, il whistleblowing, il food delivery, le violazioni della sicurezza dei dati (data breach). Le verifiche riguarderanno anche le società che operano nel settore del cosiddetto rating reputazionale”.

Le altre ispezioni, spiega l’Autorità, programmate dal Garante saranno indirizzate a verificare il rispetto delle norme nel rilascio di certificati tramite l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, e nell’attività di marketing, sia nel settore pubblico che privato.

Infine, i controlli si concentreranno anche sull’adozione delle misure di sicurezza da parte di pubbliche amministrazioni e di imprese che trattano particolari categorie di dati personali; sul rispetto delle norme sulla informativa e il consenso; sui tempi di conservazione dei dati. L’attività ispettiva verrà svolta anche a seguito di segnalazioni e reclami, con particolare attenzione alle violazioni più gravi.

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