Key4biz

G7 Energia di Roma, l’Italia chiede una strategia per la cybersecurity

L’Italia si impegna a migliorare gli “standard di controllo della cybersecurity” insieme agli altri Paesi del G7 per promuovere una collaborazione più proficua e un più intenso scambio di informazioni col fine di mettere al riparo dagli attacchi informatici il settore energetico. È quanto affermato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, a margine della manifestazione Going to G7 Energy’, svoltasi ieri presso il Centro studi americani di Roma.

Un percorso collaborativo iniziato in occasione del G7 in Giappone del maggio 2016 e che ora è rilanciato per il summit del G7 Energy che si terrà nella Capitale il 9 e 10 aprile proprio dedicato allo sviluppo del settore energetico. “Perché è noto che ci sono infrastrutture che sono andate sotto attacco. È importante cercare di mettere insieme le competenze e gli standard di reazione”, ha spiegato Calenda all’agenzia Cyber Affairs.

Per quella data l’Italia, che dal primo gennaio di quest’anno ha assunto la presidenza del G7, si appresta a presentare la nuova Strategia energetica nazionale (Sen) ovvero il nuovo documento di programmazione e indirizzo nel settore energetico.

Uno dei tre assi su cui poggerà la Strategia nazionale per l’energia, oltre la competitività sui mercati internazionali e la sostenibilità ambientale, è proprio la sicurezza delle infrastrutture.

Cyber sicurezza che è anche al centro del Piano nazionale per l’industria 4.0 del Governo italiano: “la cybersecurity è una delle competenze abilitanti – ha precisato Calenda – per questo stiamo proseguendo nel processo di identificazione di un competence center che si occupi prettamente di sicurezza cibernetica”.

Il mercato delle soluzioni per la sicurezza informatiche delle infrastrutture viaggia con un tasso di crescita annuo superiore all’8% a livello globale. l’Europa è ancora troppo cauta probabilmente, segnala uno studio promosso dall’assciazione European Cybersecurity Industry Leaders, con un tasso annuo che non supera il 6%.

Gli investimenti a livello mondiale continuano a crescere e sono superiori ai 100 miliardi annui e secondo Statista nel 2021 raggiungeranno la cifra di 122 miliardi di dollari.

Un’altra occasione per confrontarsi sulle politiche energetiche e climatiche dei Paesi del Mediterraneo sarà la XIII edizione di OMC 2017, l’Offshore Mediterranean Conference che si terrà a Ravenna (29 – 31 marzo), e che sarà inaugurata al Ministero dello Sviluppo il 29 marzo, con la Sessione plenaria sul tema “Transizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’Oil&gas”, alla presenza del Ministro Carlo Calenda e dei Ministri delle Risorse Energetiche di Egitto, Iraq, Cipro, Libano e Grecia, e i Ceo di Eni, Claudio Descalzi, e Edison, Marc Benayoum.

Un momento di sintesi e di approfondimento sul contributo che l’industria energetica, si spera, potrà dare nelle politiche nazionali e mediterranee per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Exit mobile version