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FWA per connettere le periferie al Paese. Mirella Liuzzi (Mise) ‘Tecnologia importante contro il digital divide’

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Quale ruolo determinante ha oggi e avrà sempre di più in futuro la tecnologia Fixed Wireless Access (FWA) per “rammendare” le periferie, per usare l’espressione di Renzo Piano, e quindi di connettere al Paese i Comuni periferici senza Internet? Questa domanda è stata al centro dell’executive webinar organizzato da Key4biz oggi dalle ore 14:30-15:30 in live streaming.

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Mirella Liuzzi (Mise): ‘Coronavirus killer application del digitale’

“Il tema dell’FWA è molto importante, anche alla luce del periodo che stiamo vivendo in cui il digitale e la connettività hanno un peso molto sentito”. Così il Sottosegretario del Mise Mirella Liuzzi, secondo cui la tecnologia FWA si innesta in una sfida generale del paese legato al tema della connettività e dell’accesso alla rete. Secondo gli ultimi dati del rapporto Auditel Censis, “in pochi mesi le famiglie che possiedono un collegamento a Internet sono salite dall’85,9% all’88,4% in meno di un anno – ha sottolineato – e addirittura il collegamento a banda larga su rete da rete fissa è cresciuto di un punto percentuale. Il tema della connettività è diventato prioritario negli ultimi mesi”.

Smart working e DAD

Smart working e didattica a distanza per forza di cose hanno costretto chi ne era privo a dotarsi di connessioni a casa, perché per assurdo “il coronavirus è stato la vera killer application per la digitalizzazione del Paese, ahimè da un certo punto di vista – ha detto Liuzzi – perché ci siamo trovati costretti in un momento di grandissima emergenza a dover sperimentare sulla nostra pelle un sistema di digitalizzazione enorme, basti pensare a tutti i dipendenti pubblici costretti a collegarsi da casa. O il tema della didattica a distanza, che tanti disagi ha creato”.

In questo contesto, le nostre reti sono finite sotto pressione “ma hanno dimostrato la necessaria resilienza”, ha aggiunto il Sottosegretario, ricordando l’intervento normativo dell’articolo 82 del Decreto Cura Italia, che in accordo con Agcom, dava una possibilità in più agli operatori per poter offrire il miglior servizio agli utenti, all’inizio dell’emergenza coronavirus.

Liuzzi ‘Problema di infrastrutturazione resta’

Detto questo, il problema dell’infrastrutturazione del paese rimane attuale perché l’ultimo rapport Auditel Censis ci dice anche che 3,5 milioni di famiglie sono prive di Internet con tutti i disagi che questo comporta. “Da qui dobbiamo immaginare il servizio universale come un diritto non più procrastinabile, soprattutto a livello di una connessione adeguata”, ha detto.

Liuzzi ‘FWA in grande crescita’

Venendo all’FWA, secondo Mirella Liuzzi questa tecnologia ha dimostrato una grande efficienza per superare il digital divide. “Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio Agcom, pubblicato ieri, a giugno 2020 il numero di accessi FWA è pari a 1,4 milioni di linee, in aumento del 12,1% rispetto all’anno precedente. Le connessioni totali FWA sono pari al 7,3% di tutti gli accessi diretti alla fibra. Il piano banda ultralarga prevedeva l’utilizzo dell’FWA, addirittura per 1,5 milioni di unità immobiliari, pari al 19%”.

Liuzzi rivendica quindi “questa scelta lungimirante, che permette di far arrivare una connessione adeguata in alcune aree del nostro paese dove lo scavo della fibra non sarebbe pensabile per delle aree veramente remote del nostro paese – dice – ma questo vale anche per aree metropolitane, ci sono zone di Roma che non sono coperte in banda ultralarga in maniera ottimale”.

Voucher per le famiglie al via

Per questo motivo, questa tecnologia va inserita in una serie di politiche che il Mise e il Governo stanno facendo per incentivare la domanda. “I voucher per le famiglie con un Isee fino a 20mila euro stanno partendo, da questa settimana tutti gli operatori si possono accreditare e caricare sulla piattaforma di Infratel le offerte per le famiglie meno abbienti, che riceveranno il voucher da 500 euro con cui poter comprare anche un dispositivo. A fine ottobre questo voucher sarà disponibile per i cittadini”.

Piano scuole partito

Nel contempo, “è partita anche la gara per il piano scuole per connettere la fibra ottica a 32mila plessi scolastici. A breve partirà anche la parte dei voucher per le famiglie con un Isee compreso fra 20mila e 50mila euro”, aggiunge Liuzzi.

Liuzzi ‘Recovery Fund gande occasione’

Da ultimo, c’è poi il capitolo più importante sull’utilizzo dei fondi del recovery Fund: “La transizione digitale così come la transizione verde è uno dei due pilastri – dice Liuzzi – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e le risorse dedicate saranno fino al 20% (su un totale di 209 miliardi ndr). In definitiva, l’Italia deve andare verso gli obiettivi fissati dalla Commissione Ue, della Gigabyte society entro il 2025. Questo periodo che abbiamo vissuto rende non più rinviabile un tema politico come quello della connettività e di non lasciare indietro famiglie o cittadini che non hanno né le competenze né le capacità economiche per poter avere una connessione a internet adeguata”.

A quando liberazione frequenze 60 Ghz?

In questo contesto, quando saranno liberate le frequenze a 60 Ghz oggetto di consultazione Mise da poco conclusa, che i piccoli operatori richiedono per dare vita al nuovo WiFi? Frequenze che in diversi paesi, fra cui Usa e Uk, sono già utilizzate soprattutto per coperture di corto raggio in zone urbane densamente popolate. Lo abbiamo chiesto al Sottosegretario, che così ha risposto: “Questa consultazione è partita lo scorso 17 luglio e si è conclusa il 18 settembre – ha detto Liuzzi – per capire con tutti i soggetti interessati come poterle utilizzare al meglio. E’ una frequenza adatta a creare collegamenti di breve distanza. Sono arrivati 29 contributi, provenienti da operatori di telecomunicazioni e fornitori di apparati. La maggior parte di questi contributi ritiene vantaggioso l’uso futuro in Italia della banda 60 Ghz. Adesso i contributi sono in fase di analisi e presto proporremo, insieme alla struttura del Mise, una proposta adeguata recependo anche le osservazioni ricevute”.

Possibile diminuzione costi frequenze ponti radio a piccoli operatori FWA?

Un’altra domanda che abbiamo posto al Sottosegretario Liuzzi è se è ipotizzabile, sempre in ottica di lotta al digital divide, un adeguamento da parte del Mise dei costi delle frequenze per i ponti radio a carico dei piccoli operatori FWA a livello locale. “Credo che anche su questo aspetto la normativa debba essere rivista in senso più generale – ha detto Liuzzi – abbiamo una occasione enorme adesso co il recepimento del nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche. In quella sede dobbiamo aggiornare, anche in relazione alle nuove esigenze e alle nuove attività di business, e anche agli obiettivi del Governo ovviamente, per quanto riguarda la connettività, tutta quella parte relativa ai costi. E’ un punto critico che va sistemato, lo faremo con questo strumento di recepimento, che dobbiamo fare per forza”. La scadenza è entro dicembre, “però il Parlamento deve ancora dare l’ok alla legge di delegazione europea, ma siamo all’ultimo passaggio che ne sancisce i principi”.

Enrico Boccardo, presidente CFWA, accoglie con favore il messaggio del Sottosegretario su liberazione delle frequenze a 60 Ghz e sull’ipotesi di revisione dei costi per le frequenze per i ponti radio: “Gli intenti sono buoni, aspettiamo di verificare fra qualche mese se le prospettive sono state rispettate”.

L’executive webinar è stato trasmesso in live streaming su Key4biz.it e sui nostri canali social: Facebook, Twitter e YouTube.

Per rivederlo su YouTube basta cliccare qui: rimanda al canale di Key4biz dove è già possibile “impostare il promemoria” per ricevere la notifica quando inizierà il live.

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Iniziativa editoriale di Key4biz in collaborazione Aikom Technology e Cambium Networks.

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