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Fusioni e acquisizioni in Italia: settore Tlc, media e tecnologie (TMT) a 18 miliardi di dollari nel 2021

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Secondo i dati PwC su fusioni e acquisizioni nell’anno passato, nel nostro Paese i settori Consumer market e Industrial manufacturing & automotive guidano per numero operazioni (343 e 337), mentre il TMT traina la crescita a valore con quasi 18 miliardi di dollari; ottimismo per il 2022.

I trend M&A a livello globale

Il 2021 è stato un anno molto ricco di fusioni e acquisizioni (mergers and acquisitions, o M&A) in tutto il mondo. Secondo stime PwC, l’anno passato ha visto un totale di 62.500 operazioni annunciate, in aumento del 24% su base annua, per un valore globale pari a 5.100 miliardi di dollari.

Driver di questa crescita nel settore M&A è stato il comparto industriale TMT, acronimo inglese che sta per telecomunicazioni media e tecnologia, che da solo ha registrato più di 16 mila operazioni per un valore di 1.400 miliardi di dollari.

I fondi di Private Equity hanno raggiunto una quota pari al 39% a volume e al 45% a valore sul totale delle operazioni, rispetto alle rispettive medie del 26% e 30% degli ultimi 5 anni, dimostrando come non solo siano più attivi che mai, ma anche come abbiano alzato i loro ticket di investimento su operazioni di maggiori dimensioni; trend che, secondo PwC, è destinato a continuare anche nel 2022.

Guardando al 2022 siamo ottimisti grazie a diversi fattori:  una robusta pipeline di operazioni e abbondante liquidità nei portafogli dei fondi di private equity da un lato, e dall’altro le esigenze di investimento da parte delle aziende per colmare il gap di competenze, prodotti, mercati, rese ancora più urgenti dalla pandemia, nonché di rifocalizzazione strategica che stimoleranno dismissioni nell’ambito del loro portafoglio”, ha commentato Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia, Markets Deals Leader and Consumer Markets Leader.

Questi i dati inclusi nell’ultima edizione dello studio di PwC Global and Italian M&A Industry Trends: 2022 Outlook.

Le operazioni TMT al centro dello scenario italiano

Interessante anche lo scenario italiano, in cui nell’anno passato sono state annunciate 1.272 operazioni M&A, in aumento del +5% sul 2020, per un controvalore di 62,6 miliardi di dollari.

I settori più attivi nel nostro Paese sono stati: Consumer Market e Industrial Manufacturing & Automotive, sono quelli con il maggior numero operazioni (rispettivamente 343 e 337), mentre il settore TMT traina la crescita a valore con quasi 18 miliardi di dollari.

Lo studio ha evidenziato per l’Italia i seguenti trend positivi M&A per il 2022: l’ottimizzazione della supply chain e focus su tecnologia e data analytics, transizione energetica, economia circolare aggregazioni nei settori B2B del Consumer Markets ed in alcuni comparti industriali.

In Italia i fondi di Private Equity hanno coperto il 38% del totale delle operazioni a volume e addirittura il 56% a valore.

Tra le principali operazioni di Private Equity a valore sono incluse l’annuncio dell’OPA di KKR su Telecom Italia per $12,1 miliardi (TMT); l’acquisto da parte di Infrastructure Investments Fund (JP Morgan) del 60% e dell’OPA sul restante 40% di Falck Renewables SpA per un totale di circa $3 miliardi (EU&R); la vendita da parte di CVC Capital partners di Sisal alla società irlandese Flutter Entertainment per $2,2 miliardi (CM); l’acquisto da parte di NAF2 del residuo 44% di ASTM per $2 miliardi (IM&A); l’investimento di Ardian nel 45% di A2A SpA-Power Generation Assets per $1,8 miliardi (EU&R); l’acquisto da parte di ION investment Group del 100% del capitale di Cedacri per $1,8 miliardi (TMT) e l’acquisto da parte di Apollo Global Management di alcune proprietà della fondazione Enpam per circa $1 miliardo (FS).