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Fusione nucleare, Bernini e Pichetto Fratin inaugurano a Bologna il nuovo supercomputer PITAGORA

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Il nuovo sistema di supercalcolo è in grado di effettuare circa 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (44 PFlop/s) e sarà fondamentale per validare i risultati sperimentali ottenuti dal reattore ITER.

Taglio del nastro al CINECA di Casalecchio di Reno (Bologna) per PITAGORA, il nuovo supercomputer italiano dedicato alla fusione nucleare

Investire nella ricerca significa puntare sul futuro del nostro Paese e delle nuove generazioni. E quel futuro oggi è più vicino: PITAGORA non è soltanto un supercomputer, ma un acceleratore di progresso”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in occasione dell’inaugurazione presso il CINECA di Casalecchio di Reno (Bologna) del nuovo supercomputer PITAGORA.

Presente anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il Presidente del CINECA, Francesco Ubertini, la Presidente di ENEA, Francesca Mariotti, e Gianfranco Federici, Amministratore Delegato di EUROfusion.

Parlando di PITAGORA, il ministro Bernini ha aggiunto: “La sua potenza di calcolo ci permette di avvicinare ciò che per decenni è sembrato un traguardo lontano: un’energia pulita e sicura, davvero accessibile a tutti. La fusione nucleare rappresenta una delle frontiere più promettenti della transizione energetica e con PITAGORA potremo accelerarne la ricerca, mettendo a frutto soluzioni che tengano insieme innovazione, sostenibilità e sicurezza. Qui a Bologna si rafforza un ecosistema che il Ministero dell’Università e della Ricerca sostiene e finanzia, rendendo l’Italia un riferimento europeo per il supercalcolo, il quantum e le tecnologie più innovative”.

L’investimento in infrastrutture di questo livello, realizzato grazie alla collaborazione tra ENEA, CINECA ed EUROfusion, dimostra come il nostro Paese sappia essere protagonista nella costruzione di una nuova generazione di tecnologie per l’energia”, ha detto il ministro Pichetto Fratin.

Che cos’è PITAGORA

PITAGORA è un supercomputer di ultima generazione capace di eseguire circa 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (44 PFlop/s). Si tratta di una potenza di calcolo paragonabile ai sistemi di fascia alta che compongono la Top500 mondiale dei supercomputer e rappresenta un passo decisivo nella capacità del nostro Paese di sostenere la ricerca scientifica più avanzata.

Il sistema nasce da una gara pubblica indetta nel 2022 da EUROfusion, il consorzio che coordina la ricerca europea sulla fusione nucleare controllata, la stessa tecnologia che alimenta il Sole e che promette di fornire in futuro energia pulita, sicura e praticamente inesauribile.

Abbiamo più volte parlato di questa tecnologia che promette di trasformare per sempre il concetto di energia e di consumo energetico.

A cosa serve il supercomputer PITAGORA

Il supercomputer PITAGORA è progettato per supportare la comunità scientifica impegnata nello studio e nella progettazione dei reattori a fusione. Il sistema sarà utilizzato per diverse attività scientifiche che avranno nel tempo ricadute estremamente positive sull’industria e la competitività nazionale, tra queste abbiamo:

  • simulazioni numeriche della fisica del plasma, il cuore dei reattori a fusione, dove avviene la reazione di fusione tra isotopi dell’idrogeno;
  • analisi strutturale dei materiali avanzati, indispensabili per costruire componenti in grado di resistere a temperature e sollecitazioni estreme;
  • validazione dei risultati sperimentali di ITER, il grande progetto internazionale che rappresenta il passo intermedio verso la produzione industriale di energia da fusione;
  • progettazione della futura centrale elettrica a fusione DEMO, che sarà il primo impianto a produrre energia elettrica da fusione in modo continuativo.

Grazie alla sua potenza e alla capacità di elaborare enormi quantità di dati, PITAGORA permetterà di accelerare lo sviluppo delle tecnologie per la fusione nucleare, riducendo i tempi di sperimentazione e aumentando la precisione delle simulazioni.

A caccia dell’energia più pulita e sicura

“Con PITAGORA prosegue l’impegno del CINECA nel sostenere la ricerca europea sulla fusione nucleare e la sua applicazione industriale per la produzione di energia elettrica, un percorso avviato nel 2016 con il supercomputer MARCONI-FUSION. Continueremo a lavorare come infrastruttura per rendere possibile la progettazione della futura centrale elettrica a fusione DEM”, ha affermato Ubertini.

In strutture dedicate come questa possiamo generare il tipo di conoscenze, know-how e competenze che ci avvicineranno alla realizzazione di una centrale a fusione”, ha spiegato Federici.

Il nostro Paese compie un passo decisivo nel rafforzare la propria leadership nella ricerca sulla fusione nucleare, una delle sfide scientifiche e tecnologiche più ambiziose del nostro tempo per un’energia del futuro illimitata, pulita e sicura”, ha detto Mariotti.

Efficienza energetica e innovazione tecnologica

Uno degli aspetti più innovativi di PITAGORA è la sua elevata efficienza energetica. Il sistema utilizza un raffreddamento a liquido diretto che consente di dissipare fino al 97% del calore prodotto, garantendo una Power Usage Effectiveness (PUE) di circa 1.1 — un valore eccezionale che colloca PITAGORA tra i supercomputer più efficienti al mondo.

Questa soluzione non solo riduce i costi operativi e l’impatto ambientale, ma rappresenta anche un modello di sostenibilità tecnologica per le future infrastrutture HPC.

Un passo avanti per la ricerca europea

Con l’inaugurazione di PITAGORA, l’Italia rafforza la propria posizione di leadership nella ricerca scientifica e tecnologica europea. Il supercomputer PITAGORA è infatti parte integrante della strategia dell’Unione europea per sviluppare un ecosistema di calcolo ad alte prestazioni (HPC) competitivo a livello globale, capace di supportare sfide cruciali come la transizione energetica, la lotta al cambiamento climatico e lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili.

Il supercomputer PITAGORA non è solo una macchina di calcolo straordinaria, ma un vero e proprio motore di progresso scientifico. Grazie alla collaborazione tra ENEA, CINECA ed EUROfusion, rappresenta un investimento strategico per il futuro energetico dell’Europa e un simbolo della capacità italiana di innovare nel campo dell’High Performance Computing (HPC).

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