FSE: Emilia Romagna prima in Italia per utilizzo

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Il FSE della Regione Emilia-Romagna ha raggiunto un elevato grado di completezza, che consente ai cittadini di effettuare numerose operazioni senza doversi spostare da casa. Proprio nelle ultime settimane Lepida ha effettuato le configurazioni per consentire la prenotazione della quarta dose agli anziani over 80.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari.

Nel corso della pandemia si è evidenziato il ruolo centrale del Fascicolo Sanitario, che è attivo per tutti i cittadini che hanno effettuato la scelta del Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta ed è consultabile anche da persone di fiducia, attraverso la gestione delle deleghe, facilmente attivabili dal proprio documento elettronico.

Il ruolo centrale del FSE tra gli strumenti di e-Health è evidenziato anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che si pone come obiettivo principale di “accelerare in modo decisivo il miglioramento, l’armonizzazione e la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)”, per garantire piena accessibilità in tutte le regioni, sia da parte degli assistiti che degli operatori sanitari.

Il FSE della Regione Emilia-Romagna ha raggiunto un elevato grado di completezza, che consente ai cittadini di effettuare numerose operazioni senza doversi spostare da casa. Proprio nelle ultime settimane Lepida ha effettuato le configurazioni per consentire la prenotazione della quarta dose agli anziani over 80.

La regione Emilia-Romagna è risultata la prima regione in Italia per utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico, da quanto emerge dalla rilevazione effettuata dal Ministero della Sanità e da quello dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale allegata allo schema di decreto sulle linee guida da adottare per il nuovo FSE.

Nel 2021 è stato inserito nel FSE il 91,6% dei documenti e delle prestazioni erogate che fanno riferimento al cosiddetto nucleo minimo, cioè l’insieme dei documenti che riassumono la storia clinica e le condizioni di salute degli assistiti, verbali di Pronto Soccorso, referti e altri dati utili all’assistito o ai medici che lo hanno in cura.

È la percentuale più alta nel Paese, davanti alla Lombardia (78,2%). In Emilia-Romagna sono 4.371.185 i fascicoli sanitari elettronici attivi, e nell’ultimo anno si è registrato un totale di quasi 83 milioni di accessi, da parte di oltre due milioni e mezzo di cittadini che hanno utilizzato in consultazione il Fascicolo.

Sempre nel 2021 più di un milione e 800mila operazioni, effettuate anche attraverso la App, sono state dedicate a prenotazioni, cambi o disdette di prestazioni sanitarie.