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Frodi online, business da 800 mln di euro. Le nuove linee guida EBA

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Preoccupata dall’escalation delle frodi online, l’Autorità bancaria europea ha appena pubblicato le sue linee guida sulla sicurezza dei pagamenti via internet che i fornitori di servizi di pagamento online dovrebbero implementare entro il 1° agosto 2015.

Senza fiducia nel web non c’è speranza che decolli il mercato delle vendite online e senza questo decollo la internet economy non potrà mai mantenere le sue promesse di crescita. Secondo i dati più recenti, nel 2012 le frodi legate ai pagamenti online hanno causato in Europa perdite per 794 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto all’anno precedente.

Preoccupata dall’escalation delle frodi – un rischio decisamente d’attualità visto che nel periodo dello shopping natalizio sono in molti a ricorrere al web per i regali – l’Autorità bancaria europea ha appena pubblicato le sue linee guida sulla sicurezza dei pagamenti via internet. Le guidelines, sulla base delle indicazioni tecniche dello European Forum on the Security of Retail Payments (SecuRe Pay), stabiliscono i requisiti minimi di sicurezza che i fornitori di servizi di pagamento online dovrebbero implementare entro il 1° agosto 2015.

Tra le varie misure volte a rendere più efficaci e sicuri i pagamenti via internet, le linee guida EBA indicano la necessità di sistemi di autenticazione più efficaci per verificare in maniera certa l’identità dei consumatori prima di procedere al pagamento.

Ai fornitori di servizi di pagamento viene anche chiesto di fornire assistenza ai loro clienti, attraverso  programmi di sensibilizzazione che spieghino i rischi legati ai pagamenti online.

Riguardo la sicurezza dei dati dei consumatori, le linee guida EBA prevedono che i fornitori di servizi che offrono sistemi di pagamento ai commercianti online li incoraggino a non memorizzare dati di pagamento sensibili o, nel caso, di farlo approntando le necessarie misure di sicurezza. I fornitori dei servizi di pagamento dovrebbero anche effettuare controlli regolari e, nel caso, non esitare a risolvere il contratto con quei commercianti che non adottano le misure di sicurezza.

Ora spetterà alle autorità competenti a livello nazionale di adeguarsi a queste linee guida incorporandole nelle loro pratiche di vigilanza.

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