Spettro radio

Frequenze, nel Regno Unito WiFi libero in banda 6 Ghz. E in Italia?

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L'Ofcom ha destinato la banda 6 Ghz al WiFi. Dino Bortolotto (Assoprovider): 'Perché il Mise ha avviato una consultazione pubblica sulla banda 57-71 Ghz senza rendere operativa questa decisione da subito?'.

E’ ufficiale: nel Regno Unito sono stati rilasciati 500 Mhz di spettro radio in banda 6 Ghz per l’uso di frequenze non licenziate per il WiFi indoor. Lo ha reso noto l’Ofcom, il regolatore di Londra. La decisione dell’Ofcom ne ricalca una analoga presa dalla Fcc (Federal Communication Commission) americana del 23 aprile scorso, ed è un passo in avanti nel percorso di destinazione della banda 6 Ghz per il WiFi.

Di fatto, con questa decisione il Regno Unito raddoppia lo spettro disponibile per il WiFi a livello nazionale.

E in Italia?

Lo stesso discorso sulla banda 6 Ghz sarebbe utile per tutti gli stati membri, anche per l’Italia. Possiamo constatare che nel nostro paese non solo il Mise non sta facendo alcun dibattito sui 6 Ghz, ma non sta dando nemmeno seguito ad una decisione esecutiva che prevedeva la destinazione del range 57-71 Ghz all’utilizzo da parte degli operatori per le comunicazioni RLAN.

“Il fatto è che il Mise avrebbe dovuto rendere esecutiva questa decisione il primo gennaio del 2020 e invece ha appena avviato una consultazione pubblica sull’uso della banda 57-71 Ghz – dice a Key4biz Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider – ma il Mise avrebbe potuto rendere operativa questa decisione subito, senza l’obbligo di alcuna consultazione”.

Perché la decisione Ue diventa una consultazione?

Bortolotto, in un post su Facebook, approfondisce ancora la questione e attacca: “Qualcuno riesce a spiegarmi perché (domanda retorica) solo in Italia una decisione esecutiva europea, la cui attuazione doveva intervenire entro e non oltre lo 01/01/2020 e che rende di libero utilizzo il range 57-71 GHz invece di essere attuata sia divenuta una consultazione sul suo utilizzo?

Inutile dire che tutto ciò fa sembrare che al MISE la massima preoccupazione non sia trovare rapidamente tutti i modi possibili per diminuire il digital divide ad esempio massimizzando l’uso dello spettro elettromagnetico (che rammento essere un BENE COLLETTIVO LOCALE) da parte degli operatori LOCALI ma viceversa rallentarne o impedirne l’uso in tutti i modi possibili”.

C’è da dire che la banda 57-71 Ghz Ghz si trova sulle altissime frequenze, onde millimetriche, che ad oggi non sono ancora utilizzate in modo sistematico dalle Tlc, perché a quell’altezza frequenziale il segnale è più facilmente vittima di qualunque ostacolo fisico (per l’utilizzo vi deve essere la visibilità ottica fra apparati) e quindi più facilmente attenuabile.