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Frequenze, accordo Cairo-Ei Towers per un nuovo multiplex

Urbano Cairo

Accordo sui multiplex tra Cairo Network ed Ei Towers, la società delle torri che fa capo a Mediaset.

Nella serata di ieri è stata annunciata l’intesa che prevede la realizzazione e la gestione di un nuovo mux nazionale in digitale terrestre destinato ad operare sulla frequenza nazionale in tecnologia UHF (lotto L3), per la quale Cairo ha ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico l’assegnazione dei relativi diritti d’uso.

La sottoscrizione degli accordi fa seguito alla sottoscrizione tra le parti del Term Sheet comunicata al mercato il 16 giugno dello scorso anno.

Con la realizzazione del Mux, la Cairo Communication “diventerà attivo anche come operatore di rete e potrà disporre in autonomia di una capacità trasmissiva di circa 22,4 Mbit/s – rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati – utilizzabili per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1° gennaio 2017 e per trasmettere nuovi canali che il Gruppo intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016″.

Gli accordi con Cairo, uno dei clienti più significativi del segmento Tv broadcasting consentiranno a Ei Towers di allungare significativamente la vita media del proprio portafoglio contratti e, a regime, di accrescere la marginalità sfruttando la leva operativa tipica dei tower operator.

Più precisamente l’accordo prevede:

Per quanto riguarda i corrispettivi per Ei Towers, l’accordo prevede: nella fase transitoria, 11,5 milioni di euro (complessivi nel triennio); a regime (a partire dall’anno 2018), pari a 16,3 milioni di euro annui. Tali valori sono comprensivi del corrispettivo per la messa a disposizione dei trasmettitori.

Un potenziale onere annuo per Ei Towers, a partire dal 2018, fino a un massimo di 4 milioni di euro, nell’eventualità in cui la banda disponibile sul Mux non fosse integralmente sfruttata da Cairo con nuovi contenuti propri o di terzi.

Come già annunciato a giugno, Ei Towers prevede inoltre investimenti a proprio carico per un valore non superiore a 18 milioni di euro tra il 2015 ed il 2016, comprensivi dell’acquisto dei trasmettitori messi a disposizione di Cairo. I valori appena esposti sono di poco inferiori a quanto contenuto nel Term Sheet e, di conseguenza, avranno un impatto non significativo sui target di Piano 2015-2018 del Gruppo. (R.N.)

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