Francesco Ferrero

di |

Istituto Superiore Mario Boella

Responsabile del programma strategico Smart City

Istituto Superiore Mario Boella

Ha conseguito una laurea magistrale summa cum laude in Fisica presso l’Università di Torino, con una tesi su “Problematiche di sicurezza della rete informatica dell’Università di Torino”.

Dal febbraio 2012 è responsabile per l’Istituto Superiore Mario Boella del programma strategico Smart City.

Dal 2010 è altresì Responsabile per l’Istituto dell’Innovation Front End, unità congiunta col Politecnico di Torino che si occupa di trasferimento tecnologico, knowledge management e rapporti con le imprese. In questa veste ha redatto il Piano di Marketing e Comunicazione Strategica dell’Istituto ed ha curato l’implementazione di un protocollo d’intesa tra ISMB e Intesa Sanpaolo Eurodesk per presentare le opportunità di accesso ai finanziamenti per la ricerca e l’innovazione alle imprese italiane ed europee clienti del gruppo Intesa Sanpaolo.

Dal 2007 al 2010 è stato ricercatore e analyst all’interno del Laboratorio di Tecnologia Bancaria Applicata (iniziativa congiunta di ISMB e Intesa Sanpaolo), occupandosi di diversi progetti di ricerca e technology intelligence legati ai filoni della trasformazione dei processi, dell’evoluzione della customer experience e dei mobile payments & services. In parallelo ha svolto attività di technology intelligence nell’ambito di una collaborazione tra ISMB e Reale Mutua Assicurazioni sull’applicazione di soluzioni ICT all’ambito assicurativo.

Dal 2005 al 2007 è stato ricercatore all’interno del laboratorio di esecurity, occupandosi in particolare di: protocolli P2P, protezione delle infrastrutture critiche, crittografia su embedded device, sicurezza dei protocolli di routing e attività di smaterializzazione per la PA.

Prima di lavorare per ISMB ha lavorato presso la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo occupandosi di progettare e organizzare varie attività di formazione per una rete di scuole sparse su tutto il territorio italiano, e di estendere la rete ad altri paesi UE.