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Fotovoltaico: a Gaza parla italiano l’ospedale 100% solare

Fotovoltaico

Diciassette ore al giorno di autonomia, 76 MW prodotti annualmente e duecentomila persone servite. E’ il Jenin Charitable Hospital, progettato e realizzato dall’Ong Sunshine4Palestine (S4P), che è operativo grazie a un impianto fotovoltaico sul tetto della struttura, indispensabile per affrontare la carenza e l’interruzione di energia elettrica che affliggono il territorio della Striscia di Gaza.

A capo del progetto una giovane italiana, Barbara Capone, ricercatrice all’Università di Vienna e presidente S4P. ‘Abbiamo cominciato a lavorare nel 2011 – ha dichiarato -” insieme all’ingegnere palestinese Haitham Ghanem, che è membro dell’Ong. In quell’anno abbiamo ideato l’impianto in tre moduli, installabili autonomamente l’uno dall’altro, ed individuato il budget necessario per la sua costituzione: circa 100mila euro‘.

Il primo modulo – che ha reso operativo il nosocomio anche sotto i bobardamenti –  è stato installato nel gennaio dell’anno scorso, grazie a numerose donazioni, alla raccolta fondi attraverso eventi culturali e a un finanziamento della Fondazione Vik Utopia Onlus. L’impianto è stato poi completato a novembre grazie al concerto realizzato in collaborazione con Stefano Bollani al Teatro Argentina di Roma. In un anno il numero dei pazienti è aumentato del 170%.

Un’esperienza che Barbara Capone e Haitham Ghanem racconteranno durante un seminario delle Nazioni Unite sull’assistenza al popolo palestinese che si terrà a Il Cairo il 23 e 24 febbraio prossimi. Sarà anche l’occasione per individuare soluzioni che – sfruttando le nuove tecnologie – possano combattere la carenza di risorse idriche nella Striscia di Gaza.

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