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Foti a Open Fiber e a Fibercop: “Trovate una soluzione o revoca”

TOMMASO FOTI, MINISTRO PER GLI AFFARI EUROPEI

Non li ha citate, ma il messaggio del ministro Foti è arrivato forte ai destinatari, ossia a Fibercop e a Open Fiber, che hanno deciso di sedersi intorno a un tavolo per trovare un accordo alla cessione da parte della società guidata da Giuseppe Gola di almeno 5 degli 8 lotti, o di tutti, del Piano Italia 1 Giga a favore dell’azienda con a capo Massimo Sarmi.

L’ultimatum di Foti a Open Fiber e a Fibercop

“Allora, guardate”, ha detto, ieri alla Camera, Tommaso Fotiministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, “penso che dobbiamo fare tutti il tifo perché le due società che sono attualmente destinatarie dell’incarico, anche con uno sforzo di responsabilità, comprendano che vi è un obiettivo che, secondo me, è qualificante per questo Paese, ma è necessario a questo Paese”.

“E, quindi”, ha aggiunto, “anziché spostarsi su un piano di conflittualità, trovino una soluzione, perché si possa arrivare al 30 giugno 2026 avendo realizzato perfettamente gli obiettivi”. 
Poi il ministro ha lanciato l’ultimatum alle aziende: “dopodiché, esistendo anche il potere di revoca, nel caso di inadempienza, il Governo potrà valutare anche quello”. 

Foti era stato stuzzicato sul tema dal deputato M5S Antonino Iaria“Il piano 5G ha un ritardo pazzesco”, ha detto Iaria. “Forse solo il 45% di questo piano sta andando avanti e questo doveva colmare il divario tra le zone che hanno un divario sul digitale, sulle infrastrutture digitali, ed era molto importante”. “Capisco”, ha concluso il deputato M5S, “che per voi questo divario lo si colma solo con l’amichetto Musk, ma non funziona così, sono due cose completamente diverse”.

Da qui la risposta del ministro: “Chi è che ha aggiudicato i lotti del 5G? Questo Governo o il precedente Governo? E penso che lei, come tutti, abbia letto in questi mesi le discussioni che ci sono tra le due società incaricate di…” 

Foti contro Colao: “Parlava di collegare i civici, ma vanno collegate le abitazioni”

Foti ha lanciato una frecciatina anche all’ex ministro Colao, “padre” del Piano Italia 1 Giga. “Anche su questo un inciso”, ha continuato il ministro, “realizzare 2.500.000 civici, non 2.500.000 abitazioni collegate, come diceva il Ministro Colao. Perché c’è una differenza sostanziale, perché in un civico ci possono essere anche 10 abitazioni che si possono collegare!

Di fatto per ogni civico non coperto si rischia una penale di mille euro a salire nel tempo. I civici che ballano sono circa 600mila, secondo le ultime stime e quindi le penali ammonterebbero a circa 600 milioni.

Infine, Foti ha spiegato i casi in cui i fondi del PNRR non si perdono anche se l’opera è realizzata dopo la scadenza di giugno 2026. “Tutte quelle opere non hanno assolutamente alcuna variazione sotto il profilo operativo, salvo avere un cambio di finanziamento. Se quelle opere finiscono, per esempio, 8 mesi dopo la scadenza del PNRR, l’opera viene realizzata e il finanziamento non è perso, perché il finanziamento esiste già sulla progettazione e su quelli che sono i piani finanziati a livello nazionale nel bilancio dello Stato”.La Camera dei deputati ha dato poi il via libera ieri sera alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del ministro sulla ”revisione degli investimenti e delle riforme inclusi nel Pnrr”. Ora la discussione è in corso al Senato.

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