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Fondazione Telecom Italia: un’app per la dislessia

Fondazione Telecom Italia, Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca hanno presentato oggi a Roma un innovativo progetto digitale integrato per la realizzazione di strumenti tecnologici in risposta a specifiche esigenze per la dislessia, accessibili a famiglie, docenti, studenti e pediatri attraverso un portale unico.

All’evento di presentazione hanno partecipato, tra gli altri, Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, Davide Faraone, Sottosegretario di Stato Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e Giuseppe Recchi, Presidente Esecutivo del Gruppo Telecom Italia e della Fondazione.

Si tratta di un’importante iniziativa finalizzata a promuovere nel Paese un cambiamento culturale sul tema della dislessia attraverso l’introduzione di innovativi strumenti digitali a sostegno dei bambini, dei ragazzi e degli adulti per orientarli nelle scelte in modo consapevole.

Il progetto si realizzerà nei prossimi 18 mesi attraverso tre iniziative che affrontano il tema in modo sistemico, sviluppate da Fondazione Telecom Italia in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Dislessia (AID), portatori di competenze specifiche nei rispettivi ambiti di attività.

In particolare, attraverso il portale e un’apposita app, sviluppata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR, le famiglie potranno effettuare uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e sarà possibile, attraverso l’acquisizione di dati puntuali, individuare, secondo protocolli standard, i casi di bambini a rischio.

Per i bambini in età scolare, ragazzi e adulti sarà possibile, sempre accedendo alla medesima piattaforma, effettuare una valutazione a distanza elaborata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, un eventuale percorso di recupero on line per le difficoltà di lettura e una sessione finale con verifica dell’apprendimento.

Infine, in continuità con gli interventi già effettuati in collaborazione con AID, saranno realizzate apposite sessioni di elearning per i docenti e il personale scolastico, basate su un protocollo “standard” elaborato con il MIUR, che vedrà coinvolti il 30% circa degli Istituti scolastici.

Il progetto nel suo complesso contribuirà, inoltre, a creare un unico osservatorio in Italia dei dati sulla diagnosi, sulle scuole “amiche” della Dislessia, sull’utilizzo dei libri digitali e degli strumenti compensativi e sui trattamenti efficaci.

Fondazione Telecom Italia è in prima linea sul tema della Dislessia fin dal 2009 con un programma pluriennale, che ha permesso la realizzazione di protocolli di screening, campus informatici, libri digitali e la diffusione di un approccio più inclusivo nelle scuole.

Nel 2015 Fondazione Telecom Italia, con la partecipazione di nove specialisti italiani (individuati in ambito scientifico, ospedaliero e delle associazioni), ha definito le azioni da intraprendere per trovare soluzione ad un disagio che coinvolge, in Italia, circa 2.000.000 di persone di cui 350.000 studenti, pari al 4,5% della popolazione scolastica, non ancora tutti diagnosticati.

Con questo nuovo progetto, Fondazione Telecom Italia conferma il proprio impegno a fianco delle Istituzioni e delle famiglie nel campo del sociale, intendendo promuovere non soltanto un miglior utilizzo delle nuove tecnologie, ma anche una buona capacità di gestione per aiutare sempre più a “fare bene il bene”.

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