Finanza Agevolata

Fondazione con il sud, bando per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie

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L’obiettivo è quello di valorizzare i beni confiscati alle mafie con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante.

Finanza Agevolata è la rubrica a cura di Sercam Advisory dedicata agli aggiornamenti sui bandi pubblici (europei, nazionali, regionali) aperti o in prossima apertura. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

Obiettivi

L’obiettivo generale del presente Bando è quello di valorizzare i beni confiscati alle mafie con iniziative sostenibili nel tempo di natura sociale, culturale ed economica, in grado di contribuire sia allo sviluppo socio-economico del territorio circostante sia alla riappropriazione del bene da parte della comunità di riferimento, sul piano simbolico oltre che in termini di produzione di servizi utili alla collettività.

Soggetti beneficiari

Deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro nella forma di:

  • associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
  • cooperativa sociale o loro consorzi;
  • ente ecclesiastico;
  • fondazione;
  • impresa sociale (nelle diverse forme previste dalla L. 106/2016).

Ogni partenariato dovrà prevedere come minimo la partecipazione di altri due soggetti, di cui almeno uno del terzo settore.

Gli altri soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico. La partecipazione di soggetti profit in qualità di soggetti della partnership, dovrà essere ispirata non alla ricerca del profitto, ma all’apporto di competenze e risorse finalizzate alla crescita e allo sviluppo del territorio e della società locale. La proposta sarà in ogni caso considerata inammissibile qualora agli enti del terzo settore nel loro complesso sia assegnata una quota di contributo inferiore al 65%.

Ambito di intervento

La Fondazione sosterrà interventi volti all’avvio di nuove attività di imprenditorialità sociale, o comunque economicamente sostenibili, basate sull’utilizzo di beni confiscati di nuova o recente assegnazione, privi di ipoteche o altri vincoli, da parte di enti del terzo settore con consolidata esperienza nello specifico settore di intervento proposto.

I progetti dovranno mirare, inoltre, a rendere il bene confiscato un patrimonio collettivo, condiviso e realmente “comune”, coinvolgendovi attivamente la comunità nella soddisfazione dei bisogni del territorio. A tal proposito, fondamentale sarà prevedere, fin dalla fase di progettazione, azioni che mirino alla promozione di una piena fruibilità dei beni anche da parte della cittadinanza, per favorire lo sviluppo di un senso di riappropriazione comunitario, di un consenso condiviso e di un sostegno diffuso nei confronti delle azioni progettuali proposte.

Entità e forma dell’agevolazione

Le richieste devono prevedere la richiesta di un contributo, da parte della Fondazione, non superiore a € 500.000. Deve essere prevista una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

Bisogna inoltre prevedere una durata complessiva del progetto non inferiore ai 24 mesi e non superiore ai 48 mesi.

Scadenza

La domanda dovrà essere inviata entro le ore 13:00 del 22 maggio 2019, debitamente compilata in tutte le sue parti