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Telecom Italia: Sette punti per capire effettivamente di cosa stiamo parlando. L’approfondimento di Fabio Colasanti

Telecom Italia: quante affermazioni a sproposito!

 

Sette punti per capire effettivamente di cosa stiamo parlando
L’approfondimento di Fabio Colasanti


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La decisione dei tre soci italiani di Telco, la società che controlla Telecom Italia, di uscire dalla società e di forzare Telefonica a comprare le loro azioni sta provocando moltissime dichiarazioni politiche.

Chi è già conosciuto sembra pensare che non esprimersi sull’argomento lo faccia apparire come non in sintonia con i problemi del momento, chi è poco conosciuto salta sull’occasione per far parlare di se. Tutti esprimono la loro opinione; ma ben pochi sembrano avere una conoscenza pur appena approssimativa dei fatti. Non sapendo che dire sul fondo, la stragrande maggioranza di chi si esprime ricade sul cliché del carattere “strategico” della rete e sull’importanza che resti in mani italiane. Nessuno spiega quali sarebbero i rischi che la “rete” correrebbe sotto controllo estero (e come potrebbe, visto che non ce ne sono di significativi?).

Si ricade quindi su di un nazionalismo economico senza giustificazione, ma che, come ogni forma di nazionalismo, si appoggia su sentimenti profondi che “funzionano” sempre. Purtroppo le dichiarazioni che mi lasciano perplesso vanno da quelle del primo ministro Enrico Letta a quelle del presidente del Copasir, Gianni Stucchi.

Offro in questo pezzo alcuni commenti su vari aspetti delle dichiarazioni di questi giorni.

Vai all’approfondimento di Fabio Colasanti (già Direttore Generale Information Society – Commissione Europea)

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