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Firma digitale e interoperabilità europea, Aruba supera i test del Potential Consortium

Aruba, provider italiano nel settore cloud, data center e servizi digitali, nonché Qualified Trust Service Provider accreditato a livello europeo, ha superato con successo i test finali di interoperabilità del Potential Consortium. Si tratta di una delle iniziative pilota lanciate dalla Commissione Europea per supportare lo sviluppo e l’adozione dell’European Digital Identity Wallet, previsto dal regolamento eIDAS 2.0.  

Nel corso dell’evento tenutosi a Vilnius a fine maggio, che ha coinvolto oltre 100 partecipanti provenienti da 14 Paesi europei, Aruba – tra le aziende italiane partecipanti in Potential – ha confermato con successo la piena interoperabilità della propria tecnologia di firma digitale con tutti i wallet oggi in fase di sperimentazione in Europa, affermandosi come player di riferimento nella realizzazione di un’identità digitale transfrontaliera, sicura e condivisa. 

“La partecipazione attiva ai test di Vilnius e il successo ottenuto confermano la maturità della nostra tecnologia e il nostro impegno costante per un’identità digitale realmente europea”, ha commentato Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba. “Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia, insieme ad altre aziende, all’interno di un progetto di valore come quello del Potential Consortium, rafforzando il nostro posizionamento come partner strategico per la digitalizzazione della PA e delle imprese europee e ribadendo il nostro ruolo chiave nei servizi fiduciari e nelle tecnologie interoperabili per l’identità digitale“.

Durante l’evento, sono stati simulati scenari concreti di utilizzo e interazione tra wallet e service provider, con oltre 1.300 test eseguiti e più di 1.000 transazioni concluse positivamente, validando la compatibilità delle soluzioni in test. La tecnologia di Aruba ha superato tutte le prove, confermando la propria capacità di operare in un ecosistema digitale aperto e armonizzato a livello UE. 

Per comprendere appieno l’importanza di questo traguardo, è utile fare un breve focus sul contesto normativo e tecnologico in cui si inserisce. Il Regolamento eIDAS, in vigore dal 2014, è la norma di riferimento dell’Unione Europea in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari. Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica e le nuove esigenze del mercato hanno evidenziato la necessità di una revisione, oggi attuata con eIDAS 2.0. 

La principale novità è l’European Digital Identity Wallet, un portafoglio digitale che rappresenta l’evoluzione dell’identità digitale italiana, utilizzabile in tutta Europa sia online che offline. Questo wallet consentirà ai cittadini di conservare in formato digitale documenti come carta d’identità e patente di guida, oltre a certificazioni quali titoli di studio, deleghe o attestazioni finanziarie. Grazie alle informazioni sull’identità e alle funzionalità di creazione di firme e sigilli elettronici qualificati, il wallet sarà lo strumento ideale per svolgere molte attività quotidiane, dal check-in in aeroporto alla richiesta di un prestito bancario, in modo semplice, veloce e sicuro. 

L’interoperabilità è uno dei pilastri fondamentali di eIDAS 2.0, ma la sua realizzazione richiede un impegno congiunto per superare le differenze regolamentari tra i diversi Stati membri. Il contributo di Aruba dimostra che è possibile tradurre in pratica i principi del regolamento, gettando le basi per un vero mercato unico digitale europeo. Al contempo, eventi come quello organizzato dal Potential Consortium rappresentano un passo decisivo per definire standard condivisi, procedure comuni e promuovere un single digital market realmente interoperabile.

Per ulteriori informazioni: https://www.aruba.it/magazine/firma-digitale/aruba-firma-digitale-europea-eidas.aspx 

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