La delibera

Firenze integra servizi urbani e dati, presto la centrale per la gestione della città

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Ok al progetto “Firenze Smart City Control Room”: in un solo edificio lavoreranno tutti i soggetti operanti nei servizi urbani e nella viabilità. Nascerà accanto all’ex stazione Leopolda: “Fare in modo che i dati possano essere sempre più conosciuti e condivisi, e posti alla base delle politiche della città”.

Riprende quota in Italia il paradigma smart city. A Firenze è stata approvata la delibera per l’avvio della fase operativa del progetto smart city, con la costruzione della centrale operativa o “control room”, per la gestione dei servizi pubblici.

A Firenze la smart city parte dalla mobilità

Uno spazio fisico che prenderà vita in un edificio che si trova accanto all’ex stazione Leopolda, dove si stanno trasferendo gli uffici della Direzione Grandi Infrastrutture e Mobilità.

A lavori completati, il fronte principale dell’edificio sarà quello affacciato sulla piazza Gui e sul viale pedonale che conduce all’ingresso del Teatro del Maggio Fiorentino.

Nella Smart City Control Room saranno presenti tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei principali servizi urbani e della viabilità compresa la Polizia Municipale che qui avrà la nuova centrale operativa”, ha spiegato in una nota l’assessore alla Mobilità della Città di Firenze, Stefano Giorgetti, autore della delibera.

In effetti, stando a quanto comunicato dal Comune, la control room partirà proprio con il monitoraggio della viabilità, della mobilità e dei trasporti in città.

L’organizzazione della “Control Room”

All’interno della struttura saranno disponibili a tutti gli operatori ospitati le interfacce dei sistemi di gestione che interessano la rete viaria, tra cui: supervisore del traffico, piattaforma di infomobilità IF, controllo dell’illuminazione pubblica, sistema informativo delle manutenzioni stradali, Cityworks e Geoworks per le ordinanze, collegamenti con altre centrali operative operanti sul territorio comunale, rete di telecamere per il monitoraggio del traffico.

Danno un’occhiata alle prime immagini (rendering) diffuse, la sala si comporrà di grandi video-wall, postazioni con videoterminali per gli operatori e un grande tavolo da cui il coordinatore gestirà anche il software gestionale del traffico.

A tali tecnologie saranno affiancati strumenti già operativi come la rete dei sensori per misurare il flusso di veicoli in circolazione sulle strade cittadine, il sistema di controllo remoto dei semafori, l’interfacciamento del sistema di controllo della tramvia con quello degli impianti semaforici cittadini, la comunicazione in tempo reale di criticità sulla circolazione dovuti ad incidenti o interventi urgenti, il sistema di monitoraggio dello stato di occupazione dei parcheggi di struttura, la disponibilità della posizione in tempo reale degli autobus.

I dati al centro delle politiche cittadine

Al centro di questa iniziativa ovviamente ci sono i dati, che dovranno essere sempre più condivisi a livello amministrativo, per superare le visioni particolaristiche e favorire quelle pubbliche, sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle tecnologie impiegate.

I servizi pubblici e i dati da essi generati si integrano così per erogare servizi più efficienti e fornire risposte più immediate alle criticità, consentendo anche di avere una prospettiva più allargata della città”, ha dichiarato l’assessore alla Smart City e innovazione della Città di Firenze, Cecilia Del Re.

Il progetto è stato finanziato dai fondi del PON Città Metropolitane 2014-2020, è spiegato in una nota del Comune, nell’ambito dell’Asse 2 – Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana. L’investimento stimato è di poco più di 1.334.000 euro.