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Filtro anti-porno sui device per proteggere i minori, scatta l’obbligo per gli operatori

Via libera dell’Agcom al parental control obbligatorio su smartphone, smart tv e tablet per gli utenti under 18. Il cosiddetto “filtro anti-porno” è il frutto di un emendamento presentato nel 2020 dall’ex senatore della Lega Simone Pillon al decreto Intercettazioni. All’epoca Key4biz aveva seguito da vicino il dibattito.

Rivedi il webinar: ‘Filtro anti-porno sui device per proteggere i minori’. Dibattito con il promotore il sen. Pillon

La delibera dell’Agcom

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato la delibera in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”. La delibera, spiega una nota, fornisce una risposta alla crescente preoccupazione legata alle pratiche digitali di giovani e giovanissimi, come emerso, tra l’altro, nella consultazione pubblica.

Le Linee Guida, che non si applicano alla clientela di tipo business, prevedono che i fornitori di servizi di accesso ad Internet (Isp, internet service provider), quale che sia la tecnologia utilizzata per l’erogazione del servizio, sono tenuti a predisporre sistemi di parental control (scp), ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto.

Nelle Linee guida l’Autorità fornisce una preliminare elencazione delle principali categorie soggette al filtro dei sistemi di Parental control, tra cui

Gli operatori dovranno comunicare all’Autorità le categorie utilizzate per i sistemi di Parental control, la cui funzionalità minima deve includere almeno il blocco dei domini e siti web ospitanti contenuti oggetto di filtro. Inoltre, in base alle Linee guida, i sistemi di controllo parental devono essere inclusi e attivati nelle offerte dedicate ai minori.

“Si tratta di software configurabili di facile uso di opzioni di software che consentono la tutela di bambini o di persone vulnerabili”, che vanno pubblicizzate in maniera standard da parte degli operatori, si legge nelle linee guida Agcom.

L’individuazione dei contenuti considerati dannosi “non spetta agli ISP bensì agli Stati memebri”.

Genitori e maggiorenni possono gestire il filtro

I soggetti che possono eseguire le operazioni di disattivazione, riattivazione e configurazione sono i maggiorenni, titolari del contratto, e coloro che esercitano la potestà genitoriale sul minore, identificati mediante Pin, Otp, Spid, accesso all’area web riservata del sito dell’operatore.

In base alle linee guida i sistemi di controllo parentale devono essere offerti dagli ISP gratuitamente ai consumatori e senza costi correlati all’attivazione, alla disattivazione, alla configurazione o al funzionamento degli stessi. La fornitura dei sistemi di parental control non può essere inoltre vincolata alla sottoscrizione di qualsiasi servizio accessorio a pagamento.

Obblighi per gli Isp

Gli Isp sono tenuti a pubblicare sui propri siti web guide chiare ed esaustive per l’utilizzo dei sistemi di parental control e ad offrire assistenza gratuita per l’attivazione, la disattivazione e la configurazione dei sistemi di parental control attraverso call center con operatore umano ove selezionato dal consumatore secondo la vigente regolamentazione.

In base alle linee guida le operazioni di attivazione, disattivazione e configurazione dei sistemi di parental control devono essere realizzabili in modo semplice e intuitivo mediante interfaccia web o App sul terminale e il cliente deve poter selezionare le categorie da bloccare.

Scelte informate

Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno assicurare adeguate forme di pubblicità dei sistemi di parental control preattivati, in modo da assicurare che i consumatori possano compiere scelte informate.

La presenza dei sistemi di parental control le istruzioni su come modificarne la configurazione, disattivarli e riattivarli in un secondo momento devono essere fornite in maniera chiara, trasparente ed esaustiva insieme alla documentazione contrattuale.

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AgCom: Moige, bene nuove linee guida rischi dei minori sul web

Il Moige, Movimento Italiano Genitori, plaude all’approvazione di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio” da parte dell’AgCom. La delibera arriva a pochi giorni dal Safer Internet Day e dalla presentazione dell’indagine “Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunita’ del web”, realizzata dal Moige in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che si terra’ il prossimo 2 febbraio alle 9:30, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica, in Via della Dogana Vecchia, 29, a Roma.

Le Linee Guida, prevedono che i fornitori di servizi di accesso ad Internet introducano sistemi di parental control che filtrino i contenuti inappropriati per i minori, bloccandoli in automatico. Le principali categorie oggetto del filtro saranno: Contenuti per adulti, Gioco d’azzardo/scommesse, Armi, Violenza, Odio e discriminazione, Promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche, Anonymizer, Sette. “Finalmente potremo contare su linee guida chiare e condivise, che abbiamo contribuito nelle audizioni a costruire, che renderanno i contenuti non idonei inaccessibili ai minori. – Commenta Antonio Affinita, direttore generale del Moige – Da anni il Moige agisce affinché il web possa essere un luogo sicuro per i nostri figli. Internet non può essere uno strumento di diffusione di contenuti pedo pornografici e di adescamento. Auspichiamo che queste linee guida vengano recepite e applicate da tutti gli operatori interessati, garantendo ai nostri figli una navigazione online più sicura”.

Linee guida Agcom

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