Key4biz

Fibercop, ricorso al Tar contro Infratel: ha favorito Open Fiber nei bandi Italia 1 Giga

Fibercop ha depositato un ricorso al Tar del Lazio contro Infratel, accusando l’agenzia controllata da Invitalia di riservare un trattamento di favore al suo principale concorrente, Open Fiber, nel quadro di Italia 1 Giga, il bando da circa 4 miliardi per la copertura delle aree grigie. Lo scrive Bloomberg, aggiungendo che Fibercop imputa a Infratel il fatto di aver ridotto gli obblighi di copertura di Open Fiber dopo che l’operatore controllato da CDP ha ammesso che non sarebbe riuscita a rispettare i target fissati dal PNRR entro la metà del 2026. E in effetti sono 700mila i civici che Open Fiber ha dichiarato di non riuscire a coprire e che sono stati stralciati dal piano.  

C’è da dire che già lo scorso mese di ottobre Fibercop aveva segnalato Open Fiber per violazione delle norme sugli aiuti di Stato a Bruxelles in relazione al bando Italia 1 Giga (aree grigie con i fondi del PNRR) e anche al piano BUL (aree bianche).

Per Fibercop aiuti di Stato

Secondo Fibercop, Infratel, che gestisce i bandi pubblici per la copertura a banda larga del paese, in base al contratto di gara avrebbe dovuto applicare sanzioni o revocare contratti. Secondo l’operatore controllato da KKR il trattamento speciale potrebbe configurare una violazione delle norme dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato.

Scontro continuo

L’accusa di Fibercop è soltanto l’ultima mossa in un crescendo di attacchi e contrattacchi che vanno avanti da tempo fra i due principali operatori wholesale only italiani. Lo scontro potrebbe complicare il tentativo del governo di raggiungere gli obiettivi di copertura a banda ultralarga fissati dalla Ue.

Chiesto l’annullamento del taglio di 700mila civici

FiberCop, proprietaria e gestore della rete di accesso fissa scorporata da Tim, chiede al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio di Roma di annullare una comunicazione formale emessa a novembre da Infratel.

Secondo quanto riporta Bloomberg, tale comunicazione ha avviato una revisione della copertura di oltre 700.000 indirizzi nell’ambito del programma “Italia a 1 Giga”, il piano sostenuto dall’Unione europea che prevede sussidi pubblici per la realizzazione di reti fisse con velocità di almeno 1 gigabit al secondo. L’azione legale rappresenta l’ultima escalation del confronto tra FiberCop e Open Fiber, i due principali operatori wholesale di rete in fibra in Italia, e rischia di complicare gli sforzi del governo per raggiungere gli obiettivi europei di diffusione della banda ultralarga.

Fondo connettività da 733 milioni

C’è da dire che il Governo ha inserito in Manovra fondi per 733 milioni di euro per finanziare un fondo Connettività per completare il Piano Italia 1 Giga.

La controversia si inserisce in un contesto di forte competizione nel settore delle telecomunicazioni, caratterizzato da anni di pressione sui prezzi e da investimenti infrastrutturali sovrapposti. Il dibattito sulla rete si è intensificato dopo la cessione, avvenuta lo scorso anno, della rete fissa di Tim a un consorzio guidato da KKR per circa 19 miliardi di euro. KKR è il principale azionista di FiberCop, con una quota di circa il 38%. Interpellati da Bloomberg, FiberCop, KKR, Infratel e Open Fiber hanno rifiutato di commentare.

Exit mobile version