vigneti

Feudi di San Gregorio sbarca in Sicilia

a cura di Fiorina Capozzi |

I Feudi di San Gregorio crescono. E varcano i confini dell’Irpinia per approdare sulle falde dell’Etna. L’azienda vitivinicola, fondata dal banchiere Pellegrino Capaldo, ha infatti acquistato dei vigneti nel cuore della Trinacria nell’ambito di un più ampio progetto di diversificazione dell’offerta. L’acquisizione ha però un sapore molto speciale: nasce infatti dalla collaborazione con il produttore siciliano Federico Graziani, che è anche un manager del gruppo di Sorbo Serpico, piccolo paese in provincia di Avellino.

Segno insomma che l’azienda sa ascoltare gli input proveinenti dai professionisti che contribuiscono quotidianamente a farla crescere. “L’entusiasmo di Graziani ci ha contagiati” ha confidato il direttore generale dei Feudi, Francesco Domini, che già da tempo stava esplorando la Sicilia grazie ad un accordo commerciale per la distribuzione dei vini Valenti.

Per l’azienda vitivinicola irpina, la nuova avventura siciliana è l’occasione per conoscere un nuovo territorio, sperimentarne gusti e sapori sulla falsariga di quanto già fatto in altre regioni del Sud. In Puglia ad esempio, la società è già presente dal 2012 quando acquistò l’azienda Ognissole a Manduria. L’esperienza per il gruppo fu sin da subito molto positiva al punto che, due anni più tardi, i Feudi decisero di allargarsi comprando la cantina Cefalicchio di Canosa di Puglia.

Non resta che chiedersi se il dinamismo dell’azienda irpina, cui fa capo anche la tenuta Basilico a Barile in Basilicata, si fermerà qui. Difficile crederlo dal momento che l’obiettivo del management è quello di proporre al mercato una vasta gamma di etichette pregiate del Mezzogiorno italiano. Naturalmente, per il momento, la parte da leone continua a farla l’Irpinia dove i Feudi possono contare sulla forza di vini come Greco e Fiano. Oggi a Sorbo Serpico l’azienda presieduta da Antonio Capaldo produce ben 4 milioni di bottiglie per un fatturato da 22 milioni di euro. Domani chissà.