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Festival del cinema di Roma, presentate venti coproduzioni italo-cinesi

Sono ben venti i progetti di coproduzione, esplicitamente mirati alla cultura e al mercato cinese, che verranno presentati alla delegazione asiatica, guidata da Miao Xiaotang,  Presidente della CFCC, la società pubblica per lo sviluppo delle coproduzioni, e composta da una dozzina di operatori-chiave del mercato audiovisivo cinese,  per la seconda edizione del CHINA DAY in programma al Mercato del Festival di Roma sabato e domenica prossimi.

Organizzato da ANICA insieme a The Business Street e ITA (Italian Trade Agency) per il Ministero dello Sviluppo e in accordo con il Ministero dei Beni Culturali, il CHINA DAY conclude anche quest’anno un percorso costante di avvicinamento tra le due cinematografie, pensato come scambio di contenuti, di imprenditorialità aziendale, di coproduzioni per tutto il mercato audiovisivo, che vede in Cina un’impressionante accelerazione sia in chiave di box office domestico che di internazionalizzazione.

A questa domanda cinese di apertura verso i mercati europei, l’industria italiana risponde presentando i suoi progetti di coproduzione sabato 18 ottobre a The Business Street.

Domenica 19 invece, alla Casa del Cinema, è in programma un Forum Italo-Cinese organizzato in collaborazione con la Fondazione Italia Cina e dedicato al tema di fondo del CHINA DAY: sarà la coproduzione la chiave adatta per aprire il mercato della Cina, secondo nel mondo solo agli Stati Uniti per fatturato?

Ad aprire i lavori del Forum saranno il Presidente di Anica, Riccardo Tozzi, il Presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, Riccardo Monti, e il Direttore Generale per il Cinema, Nicola Borrelli. Le conclusioni saranno invece affidate al Presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti.

Tra i players cinesi a Roma per il CHINA DAY ci sono colossi dell’industria come il Bona Group (produzione e distribuzione) con il vice-presidente Jeffrey Chan, lo studio-system dell’era internet 2.0 Le Vision e la piattaforma digitale iQIYI che presto aprirà uno spazio dedicato al cinema italiano; alcuni gruppi produttivi attivi a Pechino come Road Pictures e Shanghai Film Group; protagonisti storici della produzione di qualità a Hong Kong (Stephen Lam) a Taiwan (Du Yuling) e a Pechino (Shan Dongbing) e gruppi specialmente legati alle serie tv che sempre più spesso cercano in Italia location per un pubblico cinese che impara ad apprezzare il “Belpaese”.

Il Progetto Cina, organizzato da Anica insieme a tutte le maggiori componenti del cinema italiano, è stato lanciato nel 2013 e in un solo anno, anche grazie all’attività del Desk aperto a Pechino, ha portato l’Italia nel ristretto gruppo dei partner privilegiati dell’industria cinese, forte dell’approvazione delle Norme Attuative del Trattato di Coproduzione tra i due paesi, recentemente siglate dalla Direzione Cinema del MiBACT con il Film Bureau cinese.

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