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FAPAV lancia “We Are Stories” a tutela e sostegno dell’intera industria audiovisiva. Il resoconto dell’evento alla Casa del Cinema

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Tutti gli interventi all’evento di lancio della nuova campagna di comunicazione FAPAV che racconta le storie e le aspirazioni dei futuri protagonisti del settore. La mattinata è stata dedicata alla memoria di Ennio Morricone, con la partecipazione dei figli Giovanni e Marco.

Lavoro, legalità, competenze e creatività sono tra i principali ingredienti per far ripartire l’industria audiovisiva italiana ed internazionale. Alla Casa del Cinema di Roma, la FAPAV, Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, ha presentato la nuova campagna “We Are Stories, promossa a tutela e sostegno dell’intera industria audiovisiva per dare voce alle storie di giovani talenti, raccontando la passione che alimenta i loro sogni e che è la magia su cui si basa il rapporto tra spettatori e prodotto audiovisivo e dell’industria culturale.

Sottotitolo: “Insieme per la legalità”.
Proprio da qui è partito il Segretario Generale FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, nell’introdurre la campagna e i partecipanti all’evento.

La necessità di realizzare, proprio in questo momento storico, una campagna di comunicazione a tutela del comparto audiovisivo deriva dalla considerazione che una solida ripresa del settore dopo la pandemia sia possibile solo ponendo al centro la legalità e garantendo un corretto sfruttamento delle opere”, ha dichiarato Bagnoli Rossi.

Il fenomeno della pirateria audiovisiva è in calo grazie a strategie di comunicazione finalizzate a promuovere il consumo legale di contenuti e all’azione costante di contrasto al fenomeno da parte delle Autorità competenti quali Forze dell’Ordine e Agcom, ma non per questo bisogna abbassare la guardia.
La pirateria audiovisiva in Italia è ancora un fenomeno rilevante che genera grossi danni all’industria nel suo complesso, sottraendo risorse finanziarie agli investimenti e mettendo a rischio posti di lavoro.
Le perdite al Sistema Paese sono stimate in oltre 1,1 miliardi di euro, mentre sono circa 6.000 i posti di lavoro messi in pericolo”, ha affermato Bagnoli Rossi.

Una delle principali criticità è rappresentata dalle IPTV illegali. È sicuramente il fenomeno più in crescita, tra le tipologie di sfruttamento illecito di contenuti audiovisivi protetti dal diritto d’autore”, ha proseguito il Segretario Generale FAPAV.

Uno scenario, quello della pirateria, dietro il quale si celano sempre gruppi criminali e grandi profitti. Il nostro Paese, per fortuna, è in grado di contrastare questo tipo di criminalità online grazie a strumenti efficaci e finalizzati alla repressione di questo tipo di reati.
Dall’implementazione della Direttiva Copyright alla discussione in corso sul Digital Service Act, fino alle proposte di legge di tutela di tutto il settore dell’intrattenimento audiovisivo che sono in discussione alla Camera dei Deputati, l’Italia è il Paese che sta affrontando con grande attenzione la problematica della pirateria.
Per eliminare questa minaccia – ha precisato Bagnoli Rossi – bisogna collaborare e lavorare assieme e “We Are Stories” è la prova che quando si fa sistema poi i risultati arrivano”.

Federico Bagnoli Rossi e Giovanni Morricone

Una mattinata che è stata dedicata alla memoria di Ennio Morricone, con gli interventi dei figli Giovanni e Marco Morricone. Proprio Giovanni ha raccontato di quanto il padre Ennio ha sempre preso sul serio il suo lavoro di compositore, di come la sua dedizione per la musica fosse totale e come grazie ad essa sia riuscito a crescere la sua famiglia, sottolineando quindi l’importanza della professionalità e della qualità del lavoro che non va mai disgiunta dalla sua remunerazione.

Grazie al suo lavoro e al guadagno che ne derivava, comprese le royalties per le colonne sonore dei film, noi abbiamo avuto tante opportunità nella vita, tra cui quella di essere qui oggi a parlare davanti a voi – ha spiegato Giovanni – è sempre stato un attento osservatore del mondo e anche del mondo digitale, tanto che in un’intervista che ha fatto in occasione del confronto sulla Direttiva europea copyright ha espresso tutta la sua preoccupazione riguardo al ruolo dei giganti di internet, che non contribuivano davvero al miglioramento del mondo musicale, mentre proprio la Direttiva avrebbe avuto il ruolo di ristabilire la giusta remunerazione del lavoro creativo, così come anche lui lo concepiva”.

Durante la scaletta degli interventi alla Casa del Cinema, sullo schermo sono stati proiettati in anteprima gli spot della campagna “We Are Stories”, incentrati su giovani protagonisti, aspiranti attori, registi e sceneggiatori che non vogliono arrendersi alle difficoltà del momento causate dalla pandemia di Covid-19 ma invece reagire con la forza delle idee e della creatività.

Emma, Regista | We Are Stories

Lo sforzo delle Istituzioni deve sempre essere orientato alla tutela e il sostegno dei più giovani, dei giovani artisti e professionisti dell’audiovisivo, perché sono il nostro futuro e la nostra storia – ha dichiarato Anna Ascani, Sottosegretaria del Ministero dello Sviluppo Economico – per questo dobbiamo proteggere l’impresa culturale e creativa, perché sappiamo quanto vale in termini culturali e di sviluppo, nonché in termini di posti di lavoro”.

Qualche giorno fa, il 27 novembre, il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, insieme al ministro della Cultura, Dario Franceschini, hanno firmato il decreto che ha istituito il fondo a sostegno dell’impresa culturale e creativa – ha proseguito la Ascani – attraverso finanziamenti a fondo perduto e diverse agevolazioni. È la volontà di dare sostegno a questo mondo, anche dal punto di vista economico, sostenendo chi scommette sul proprio talento e allo stesso tempo di agire contro l’illegalità, attraverso il recepimento di due direttive europee sul copyright, con il ministero della Cultura capofila, lato servizi media e audiovisivi, fornendo all’Agcom nuovi strumenti nel contrasto a questo tipo di reati, che comunque sono sempre in divenire, come le tecnologie che li abilitano, e quindi hanno bisogno continuamente di essere sottoposti a regolamentazione, senza però limitare gli sviluppi del digitale e i suoi vantaggi”.

Le regole sono necessarie, perché altrimenti noi rischiamo di depauperare il patrimonio culturale ed economico del nostro Paese, che sulla creatività e sul talento ha costruito parte del suo sviluppo economico, della sua capacità di dare lavoro e lavoro di qualità. Ecco – ha concluso la Sottosegretaria – se non ci sono quelle regole, se non c’è un meccanismo di protezione, noi rischiamo di impoverirci come sistema Paese e naturalmente per chi si occupa di sviluppo economico questo è un tema centrale, così come lo è il Digital service Act, altro strumento di tutela dell’impresa e del lavoro, e quindi della creatività”.

La legalità è un pilastro importantissimo e unire questo concetto a quello dell’audiovisivo, ad un linguaggio che fa parte della nostra vita e cultura quotidiana, è veramente bellissimo, perché soprattutto ci ricorda un tema importante, che è quello dell’inclusione, perché ci dobbiamo ricordare che l’audiovisivo arriva anche lì dove ci sono le periferie, le periferie esistenziali, e consente di parlare in maniera anche molto semplice di argomenti seri, come il contrasto alla criminalità”, ha detto Lucia Abbinante, Direttrice Generale Agenzia Nazionale per i Giovani.

Riguardo ai giovani, ha ricordato la Abbinante, “ultimamente siamo stati a Torino per promuovere il ‘Role Model Network’, storie e racconti di modelli positivi, cioè come i giovani possono ispirare il cambiamento, con la possibilità di confrontarsi con i propri pari, quindi là dove ci sono storie di ragazzi che conoscono il mondo dell’audiovisivo, che conoscono quelle che sono tutte le opportunità e che stanno coltivando una storia, per poter realizzare un sogno. È fondamentale che queste storie possano entrare in contatto con chi ancora non ha idea di quale sarà il proprio percorso professionale, perché possano essere di aiuto e di stimolo. A noi il compito di divulgare questa campagna anche per far conoscere il grande lavoro di formazione e di acquisizione di competenze di questi ragazzi”.

Marco, appassionato di cinema | We Are Stories

Quando si parla di legalità e di rispetto delle regole si parla anche di futuro, quindi dei giovani, per cui è fondamentale parlare della grande passione che questi ragazzi hanno per l’audiovisivo, che forse si è rafforzata proprio durante questa pandemia, nei mesi di chiusura, che hanno consentito di sviluppare nuove idee ed aspettative”, ha spiegato Lucia Borgonzoni, Sottosegretaria del Ministero della Cultura.

La legalità è fondamentale e capire i diritti legati ad un’idea e ad un’opera, di chi sono questi diritti, come svilupparli. Capire come proteggere tutti i contenuti, è di fatto una priorità. Abbiamo lavorato tanto, sia sulle direttive europee, sia in termini di sensibilizzazione sul come usufruire correttamente dei contenuti, perché spesso si pensa che magari un contenuto, quando è un’idea o un’opera, abbia meno valore di un prodotto materiale, e viene più difficile spiegare che se rubi un’idea è come se rubi un oggetto, un prodotto con un valore ben preciso derivante dal lavoro che c’è dietro, questo è un passaggio che non è sempre così tanto semplice. Come ministero della Cultura – ha proseguito la Borgonzoni – abbiamo messo in campo risorse, circa 50 milioni di euro per il 2022, e contiamo di portare l’audiovisivo in tutte le scuole del nostro Paese, cosa che oggi non succede. Noi rischiamo di avere realtà che corrono in avanti e realtà che rimangono indietro, con scuole che riescono ad accedere ai contenuti online e riuscire a raccontare ai ragazzi quello che è l’audiovisivo, come nel caso di Roma, dove ci sono tante realtà, tante associazioni, con una sensibilità grandissima su questo tema, che riescono a formare i ragazzi in un certo modo, mentre nel paesino sull’Appennino c’è la possibilità concreta di non riuscire a portare lo stesso contenuto/servizio e di non riuscire a dare le stesse risposte ai ragazzi, perché sono veramente tanti quelli che si stanno avvicinando al mondo dell’audiovisivo. Iniziative come queste ci consentono di guardare al futuro con maggiore ottimismo nell’affrontare la sfida della legalità e della crescita culturale”.

La battaglia a difesa dei contenuti è importantissima, una battaglia che non solo sposo con convinzione – ha affermato Giuseppe Moles, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Delega per l’Informazione e l’Editoria – ma che sto affrontando di persona, grazie alla mia delega, da cui passa la tutela dei prodotti frutto dell’ingegno, siano essi un articolo, un libro, un film, un cortometraggio, sono un valore e come tali vanno tutelati e difesi e fortemente sostenuti”.

Per come è stata costruita la Direttiva Copyright – ha precisato Moles – abbiamo ottenuto un grande risultato, che potrà aprire ad una stagione di grandi opportunità, un unicum nel panorama europeo, un modello tutto italiano e ben vengano quindi i diritti e gli investimenti, per un’efficace tutela dei contenuti a tutto campo, con le iniziative di sensibilizzazione che potranno consentire la conoscenza del fenomeno della pirateria e delle sue conseguenze, soprattutto fra i più giovani”.

La successiva tavola rotonda, moderata dal giornalista e critico cinematografico, Marco Spagnoli, è stata dedicata alle associazioni di settore e ad alcuni dei giovani talenti raccontati dal video, con il loro punto di vista sulla tutela del diritto d’autore e delle opere audiovisive, tra cui il regista e sceneggiatore Nicola Conversa e il compositore Andrea Stocchino, rispettivamente regista e autore delle musiche degli spot della campagna “We Are Stories”.

L’intervento di Francesco Rutelli, Presidente ANICA, si è incentrato su due temi principali: lavoro e legalità. “Lavoro significa che le imprese, le aziende e gli aggregati associativi che le raggruppano e le orientano e le mettono al servizio di un gioco di squadra più ampio, sanno che le finalità economiche, sociali e occupazionali sono raggiungibili solo se è garantita la legalità. Il lancio di questa nuova campagna da parte di FAPAV e i messaggi delle Istituzioni che mi hanno preceduto, sono allo stesso modo strategici, per la buona occupazione, per gli investimenti, per un sistema più trasparente, per la legalità e per la ripresa nel post pandemia”.

Questa campagna è molto importante e ci sta particolarmente a cuore, perché è tesa a tutelare da una parte l’industria audiovisiva e il futuro dei giovani talenti, dall’altra la legalità e i diritti legati al copyright. Un lavoro di grande valore – ha spiegato in un video messaggio Stan McCoy, Presidente MPA EMEA – che riprende quello che spesso dice il nostro Presidente, Charles Rivkin, che siamo all’inizio di una nuova età dell’oro per questo settore, per le produzioni cinematografiche e televisive, dove i consumatori hanno molte possibilità di accedere ai nuovi contenuti, grazie alla tecnologia di cui disponiamo, dalle sale cinematografiche alle proprie abitazioni, per tutti c’è modo di fare esperienza dell’audiovisivo in modalità digitale e questo può avvenire in maniera legale. Ci sono tre principi da seguire: il primo è rafforzare l’azione legale, il secondo è potenziare l’offerta legale, il terzo è educare i consumatori a fare la scelta giusta, quella che premia l’industria audiovisiva e non i pirati. A questo serve la campagna della FAPAV, che è di fatto un esempio in questo lavoro per tutti quanti”.

Sara, Critica Cinematografica | We Are Stories

Dobbiamo fare un piccolo sforzo per superare la contrapposizione storica che c’è tra il cinema nelle sale e il cinema in casa, perché si tratta sempre di cinema e perché le occasioni e le motivazioni di fruizione cambiano e quindi oggi ci sono tanti mezzi tecnologici e canali per poter soddisfare le più diverse esigenze. Penso che per fare sistema ognuno deve in qualche modo attraverso più canali rappresentare singole categorie che compongono l’universo delle produzioni audiovisive nel loro insieme e debba valorizzare la propria offerta non a discapito delle altre, perchè sono tutte complementari”, ha dichiarato Pierluigi Bernasconi, Presidente UNIVIDEO.

Quando vuoi vedere un film a casa nel migliore dei modi e quando vuoi vedere un film o un altro contenuto non presente sulle piattaforme online – ha continuato il Presidente di Univideo – allora il supporto fisico è quello che ti rimane, un supporto che è stato in qualche modo un po’ messo in disparte, ma che in realtà è molto importante per preservare e tramandare la cultura cinematografica di cui è ricco il nostro Paese”.

Un video messaggio è arrivato da Giancarlo Leone, Presidente APA, per il quale la campagna “We Are Stories”: “Rappresenta una iniziativa bellissima, che ha la forza di coinvolgere i giovani sul tema della legalità, per la tutela ovviamente dei contenuti audiovisivi, quindi mi complimento con Bagnoli Rossi e con tutta la FAPAV per questo progetto”.

Nel 2004 piratare era qualcosa di affascinante, oggi i più giovani, di fronte ad un file pirata, si chiedono, ‘ma perchè si vede male? Si vede molto meglio sulle piattaforme legali’, è questo che ha cambiato la percezione delle cose, soprattutto tra le nuove generazioni”, ha detto Egidio Viggiani, Direttore Affari Generali e Istituzionali Prima TV.

Come hanno detto i figli del Maestro Morricone – ha precisato Viggiani – nel settore della creatività sono molto importanti la disciplina, il rigore, la costanza e il sacrificio, perché insegnano a tutti che quello che noi stiamo facendo ha un valore, che deve essere rispettato e tutelato”.

Secondo Simone Gialdini, Direttore Generale ANEC, bisogna superare la paura delle sale cinematografiche e del Covid-19: “Le sale sono aperte da mesi e produttori e distributori hanno investito molto per la riapertura dei grandi schermi. Stanno arrivando tanti nuovi prodotti internazionali, proprio in concomitanza con il periodo delle festività natalizie, tradizionalmente buono per gli incassi, ma serve fiducia nel sistema. Vedere ieri tanti giovani in file ordinate e composte per vedere i nuovi film usciti in sala regala ottimismo e qualche speranza in più nel futuro. Abbiamo abbracciato il progetto della FAPAV perché da un lato consente di continuare con più forza la battaglia contro l’illegalità e dall’altro di offrire ancora un futuro alle tante professionalità che si stanno formando ora”.

Questa campagna ha rappresentato una grande opportunità per le scuole, perché offre la possibilità di raccontare i sogni, le aspettative e le storie dei più giovani, un fatto molto importante in questo momento storico e faremo di tutto per promuoverla attraverso i nostri canali”, hanno dichiarato in un video messaggio Fabia Bettini di Alice nella Città.

Il grande tema dell’antipirateria e della lotta all’illegalità connessa alla proiezione non autorizzata di contenuti audiovisivi, adesso anche di contenuti sportivi, è da sempre legato all’azione normativa, senza la quale non si può arginare questo fenomeno, e al tempo stesso alla sensibilizzazione dei più giovani all’argomento”, ha commentato in conclusione di evento Nicola Maccanico, AD Cinecittà.

All’inizio dell’epoca della banda larga, il fatto di poter accedere a tutti i contenuti del mondo in maniera gratuita poteva essere uno stimolo a farci un abbonamento internet, per esempio, e da qui che è partita l’evoluzione del mercato come lo conosciamo. Prezzi via via più bassi, facilità di accesso ai contenuti offerti dagli Over The Top, hanno reso molto più complicata la partita dei pirati, ma è altrettanto evidente che tutto il lavoro che è stato fatto a supporto di chi vuole in qualche maniera fermare questo fenomeno criminale vede in prima linea la FAPAV, che è riuscita  a combinare questi due aspetti, legalità e sensibilizzazione culturale, a partire dall’importanza che è stata data alle professionalità e all’occupazione, elemento fondamentale”, ha continuato Maccanico.

L’illegalità e la pirateria erodono il mondo del lavoro, consumano i sogni dei più giovani talenti che vogliono intraprendere una carriera professionale nel mondo dell’audiovisivo”, ha concluso l’ad di Cinecittà.

I protagonisti di “We Are Stories” sono i giovanissimi, coloro che ambiscono a lavorare in questo settore. Ragazzi pieni di slancio e passione che sognano di superare i propri confini – fortemente compromessi dalla pandemia e dai mesi di lockdown – alla ricerca di stimoli. Ispirati da film e serie questi ragazzi sentono il bisogno di continuare a scrivere e immaginare nuove storie per realizzare i propri sogni.

La campagna ha ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’AGCOM, dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e ha ottenuto il riconoscimento della Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore e della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.

Numerose sono anche le collaborazioni messe in campo tra cui: Cinecittà, Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Alice nella Città e Luiss Business School. La regia degli spot è di Nicola Conversa, vincitore di numerosi premi e candidato al David di Donatello 2018 nella sezione cortometraggi. Le musiche originali sono di Andrea Stocchino. La voce narrante è di Francesco Pezzulli.

Il video integrale dell’evento