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FAPAV annuncia l’ingresso di Confindustria Radio Televisioni

Dal 1° gennaio, Confindustria Radio Televisioni (CRTV) è un nuovo associato della FAPAV, Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. L’adesione di Confindustria Radio Televisioni alla Federazione testimonia l’intento sempre maggiore di cooperazione nella lotta alla pirateria delle associazioni di categoria del settore.

Federico Bagnoli Rossi

Con grande soddisfazione diamo il benvenuto in FAPAV a Confindustria Radio Televisioni e ringrazio il Presidente Francesco Angelo Siddi e l’intera struttura per il supporto ed il coinvolgimento manifestato”, ha dichiarato il Presidente FAPAV Federico Bagnoli Rossi. “Il ruolo della FAPAV continua a dimostrarsi di inestimabile rilievo per la tutela dei prodotti audiovisivi, nonché dei suoi autori e fruitori. Oggi più che mai è fondamentale mostrare una forte coesione nei confronti di un processo di sensibilizzazione alla legalità. Siamo certi che questo nuovo ingresso nella nostra compagine associativa possa apportare un significativo contributo al processo di educazione dei cittadini alla trasparenza, al fine della creazione di un ambiente digitale sano” – conclude il Presidente.

Francesco Siddi

Confindustria Radio Televisioni apprezza l’attività che FAPAV svolge da anni per contrastare la pirateria dei contenuti e crede nell’importanza di un approccio di sistema” ha dichiarato Francesco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni (CRTV). “Enforcement, coordinamento di polizia internazionale, tutela giudiziaria e giurisprudenza evolutiva, via amministrativa rinforzata dell’AGCOM ed educazione sono i mezzi da utilizzare per combattere un business illegale che affligge anzitutto i produttori di contenuti e gli editori radiotelevisivi. Molte delle aziende associate in CRTV hanno dato, e continuano a dare, un contributo importante per combattere il fenomeno della pirateria dei contenuti, anche in sede giudiziale e l’associazione è in prima linea in tutte le sedi istituzionali per mantenere evidente il principio di responsabilità degli intermediari online a fare i “massimi sforzi” per utilizzare contenuti tutelati dal diritto d’autore”, ha precisato Siddi.

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