Il bando

Fabbrica intelligente, stanziati dal Mise altri 150 milioni

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Secondo le stime del Ministero dello Sviluppo, i 550 milioni complessivi potrebbero generare circa 1,5 miliardi di euro in investimenti in ricerca e sviluppo.

Salgono a 550 milioni di euro le risorse complessivamente a disposizione del bando Fabbrica intelligente. L’annuncio è arrivo questo pomeriggio dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise), con l’auspicio di vedere moltiplicati gli investimenti di circa il triplo, quindi 1,5 miliardi di euro.

Alla firma del decreto, il Ministro dello Sviluppo e vice premier, Luigi Di Maio, ha dichiarato: “non si poteva rimanere indifferenti alle richieste che sono arrivate dalle imprese e il Ministero ha risposto prontamente con altri 150 milioni di euro”.

Si tratta di risorse che saranno messe a disposizione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori applicativi “Fabbrica intelligente”, “Agrifood” e “Scienze della vita”, finanziate con il Fondo per la crescita sostenibile.

Questi 550 milioni complessivi – ha precisato il Ministro – genereranno investimenti in ricerca e sviluppo per circa il triplo. Le imprese vogliono svilupparsi e devono ricevere il sostegno fattivo del Ministero e di tutto il Governo”.

Le risorse individuate sono destinate, in particolare, alle procedure negoziali e cioè a quelle richieste comprese tra 5 e 40 milioni di euro, da realizzare sull’intero territorio nazionale.

Potranno così essere accolte tutte quelle richieste di accesso agli incentivi che non hanno avuto seguito a causa dell’esaurimento delle risorse messe a disposizione con il precedente decreto ministeriale del 5 marzo 2018.

Il decreto stabilisce che le agevolazioni sono intese, secondo quanto precisato in una nota del Mise, “nella forma del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato, in misura coerente con i limiti fissati dal regolamento (UE) n. 651/2014”.

Per favorire la massima copertura delle proposte progettuali, le agevolazioni possono coprire fino al 50% delle spese per ricerca industriale e fino al 25% delle spese per sviluppo sperimentale, mentre il finanziamento agevolato è destinato alle sole piccole e medie imprese (PMI).