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Ericsson: si dimette il Ceo Hans Vestberg, pesano i conti e la concorrenza cinese

Hans Vestberg, Ceo di Ericsson, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato. Lo rende noto l’azienda svedese in una nota, precisando che il posto di Vestberg sarà preso ad interim dal Chief financial officer Jan Frykhammar, che tuttavia non ha dato la sua disponibilità per guidare il gruppo nel lungo periodo.

Il passo indietro, dopo 28 anni in azienda di cui gli ultimi 7 al timone, arriva dopo le critiche dei maggiori azionisti, della società, la famiglia Wallenberg e la holding Industrivarden, che non hanno risparmiato critiche a Vestberg e che hanno deciso di voltare pagina.

Pesa sull’avvicendamento la scarsa performance aziendale, la forte concorrenza della cinese Huawei, che invece ha chiuso il primo semestre del 2016 con un incremento del 40% delle venditee la mancanza di in una chiara strategia per uscire dall’impasse.

“Il board – ha detto il presidente Leif Johanssonha deciso che è il momento giusto per un nuovo leader che guidi la nuova fase di sviluppo del gruppo”.

Uno sviluppo che punta sull’allargamento della base clienti facendo leva su nuove fonti di busness derivanti, in primo luogo, dalla diffusione del 5G, dell’IoT e di nuovi servizi Cloud.

Il titolo ha guadagnato il 5% in borsa all’annuncio delle dimissioni.

Ericsson non più tardi della scorsa settimana ha presentato risultati per il secondo trimestre con ricavi in calo dell’11% e utili in flessione del 26%.

L’annuncio di un piano di contenimento dei costi per 9 miliardi di corone (1,05 miliardi di dollari) non è bastato a Vestberg per mantenere il timone dell’azienda. I tagli dei costi non sono più sufficienti per rilanciare le aziende in crisi.

Secondo speculazioni, il piano di rientro potrebbe implicare il taglio di 25 mila persone, a fronte di 116.500 dipendenti a livello globale.

Non ha pagato finora la decisione di Vestberg di allargare la strategia di Ericsson al business dei servizi e dei media, anche se la divisione che soffre di più è quella del Networking, il core business dell’azienda. C’è da dire che una situazione analoga a quella di Ericsson, che da tempo sente la presisone della concorrenza di Huawei, la vive anche Nokia-Alcatel Lucent e che quindi è tutto il settore del networking a trovarsi sotto pressione.

La ricerca di un nuovo Ceo è aperta, ma potrebbe andare anche per le lunghe perché la società svedese vuole trovare il profilo giusto per rilanciarsi.

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