Pagamenti elettronici

ePayment. Sergio Boccadutri (Pd): ‘In Italia sicurezza elevata. Necessari incentivi per il POS’

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Sergio Boccadutri, deputato del Pd, chiede al Governo di incentivare l’uso dei POS nel nostro paese, dove gli standard di sicurezza dei pagamenti elettronici sono superiori alla media Ue.

Superare le resistenze di commercianti e professionisti per i pagamenti senza contante e incentivare l’utilizzo del POS in Italia, dove i pagamenti con carta di credito fanno fatica a decollare e restano bel al di sotto della media Ue. E’ questa la richiesta al Governo del deputato Sergio Boccadutri (Pd), componente della Commissione Bilancio, che sottolinea come nel nostro paese “gli standard di sicurezza per i pagamenti elettronici siano fra i più elevati a livello Ue”.

“Il recentissimo rapporto sulle frodi con carte di credito elaborato dal Mef, dimostra ancora una volta che l’Italia, grazie soprattutto alla vigilanza svolta da Banca d’Italia, si dimostra uno dei paesi più sicuri in Europa sui pagamenti elettronici”,
aggiunge Boccadutri.

Secondo i dati del Rapporto statistico sulle frodi con carte di pagamento realizzato dal Tesoro, nel 2013 il tasso di frode per pagamenti via carta di credito è pari allo 0,019% a fronte dello 0,074% nel Regno Unito, dello 0,069% in Francia e dello 0,048% in Australia.

Nonostante il divieto di effettuare pagamenti in contanti per importi superiori ai 1.000 euro e l’obbligo (ma senza sanzioni previste) di accettare pagamenti con carta per importi superiori a 30 euro, l’uso della carta di credito aumenta a ritmo lento. Nel 2013 le transazioni con carta di credito sono state 365mila, per un controvalore di 65 milioni di euro, a fronte di 55 milioni di euro del 2012.

Alternative al contante

“Questo deve essere uno stimolo per il governo ad incentivare ulteriormente pagamenti alternativi al contante, che non solo hanno costi e rischi inferiori a livello finale, ma sono anche virtuosi perché aumentano l’emersione di economia nera da destinare alla riduzione del carico fiscale – aggiunge Boccadutri – Allo stesso tempo il governo deve lavorare ad un mercato e un regolamento unico dei pagamenti elettronici da affiancare a Sepa a partire dalla discussione sulla nuova Direttiva epayment. Non è pensabile che ci siano standard di sicurezza diversi da paese a paese e soprattutto che le carte emesse in paesi diversi da quello in cui vengono usate generino maggiori introiti rispetto agli emittenti nazionali. Si tratta certamente di questioni delicate e forse non immediatamente comprensibili: per questo è importante che il tavolo Mise sui Pos inizi ad affrontare anche queste tematiche, perché sono strettamente connesse”.