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Enterprise 4.0. Come raggiungere la qualità globale con il World Class Manufacturing

Il WCM (World Class Manufacturing) rappresenta l’acronimo con cui si qualificano i più importanti produttori di beni e servizi mondiali, che intendono gestire e ridurre i costi della produzione in maniera sistematica applicando metodologie riferibili ed oggettivabili.

Il World Class Manufacturing (WCM), roll di innovazione basato sul miglioramento continuo, è un sistema di origine Giapponese, un nuovo modo di lavorare che prevede l’eliminazione di ogni tipo di spreco e perdita (Muda) con il coinvolgimento di tutti, attraverso l’impegno rigoroso di metodi e standard.

Seguire i principi del World Class Manufacturing significa ripensare in modo totale al processo produttivo affinché l’ottimizzazione degli sprechi vada a realizzarsi non solo nei processi di lavorazione del prodotto, ma anche in altre fasi della catena produttiva: anche e soprattutto in quei momenti nei quali non si crea apparentemente alcun valore aggiunto per il cliente.

Si toccano quindi argomenti quali movimentazioni merci, gestione scorte, controlli, difetti, attese, riparazioni e manutenzioni. Una logica molto vicina a quella affrontata nel processo di trasformazione che chiamiamo Enterprise 4.0. La logica del WCM può essere sintetizzata in questi 5 punti:

1. La metodologia porta le aziende ad organizzarsi per pilastri, lasciando da parte il concetto di funzione. I pilastri sono team interfunzionali che lavorano su un tema specifico, che perseguono determinati obiettivi di performance e di attività;

2. L’attività di ogni pilastro è divisa in 3 macro-fasi che vanno portate avanti in modo consecutivo: reattiva, preventiva e proattiva;

3. Il coinvolgimento delle personale è al centro di ogni attività. Non esiste livello gerarchico nella creazione dei team di lavoro, esistono solo competenze e conoscenze;

4. La crescita delle competenze dell’intero sistema è una conseguenza diretta dell’applicazione della metodologia;

5. Il sistema darà priorità a quei progetti che possono dare realmente un ritorno economico rapido e sicuro.

La metodologia TPM (Total Productive Maintenance), le logiche Lean Manufacturing (Produzione snella) ed il Total Quality Management, sono stati integrati, e sono la base del W.C.M. (World Class Manufacturing) che, pur basandosi su moltissimi concetti del TPM / TQM si differenzia da questi in quanto alla base della scelta delle strategie e degli impianti “critici” (in gergo detti ” da aggredire”) vi è il cosiddetto Cost Deployment.

Ciò significa che il gruppo di lavoro affronta le problematiche, siano esse manutentive, logistiche, qualitative, di sicurezza, organizzative, di organizzazione del posto di lavoro, sulla base della loro incidenza economica. Le attività di tutti i team sono orientate alla realizzazione di progetti (Kaizen) i cui obiettivi sono: zero difetti, zero guasti, zero incidenti e zero scorte, finalizzate ad una generale riduzione dei costi dello stabilimento.

Questa nuova metodologia si sta diffondendo laddove si vuole controllare e ridurre i costi produttivi in maniera sistemica e con metodi riferibili ed oggettivabili.

Alla base del W.C.M. ci sono 10 pilastri tecnici :

1. SA Safety – Sicurezza del Posto di lavoro

2. CD Cost Deployment – Fonti di perdita economica

3. FI Focus Improvement – Miglioramento Focalizzato di uno specifico problema

4. AM + WO Autonomous Maintenance – Workplace Organization

5. PM Professional Maintenance – Manutenzione professionale

6. QC Quality Control – Controllo Qualitativo

7. L&CS Logistic / Customer Services

8. EEM + EPM Early Equipment Management, Early Product Management – Strategia di acquisizione dei mezzi di lavoro / processi

9. ENV Enviroment – Ambiente e sfruttamento servomezzi energetici

10. PD People Development – Sviluppo delle competenze del personale

Per approfondire:

https://www.neosperience.com/it/industria-40

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