Unione energetica

Energia pulita, l’Europa investe 870 milioni di euro per la resilienza e la sicurezza

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Miguel Arias Cañete, Commissario per l'Azione per il clima e l'energia: “Un'infrastruttura energetica adeguata è inoltre essenziale per dare impulso alle fonti energetiche rinnovabili e per rispettare gli impegni assunti con l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici”.

L’Europa ha fatto un altro passo avanti verso l’Unione energetica, affrontando il nodo strategico dell’adattamento dell’infrastruttura continentale alle necessità energetiche future degli Stati membri. Sono 17 i progetti di clean energy selezionati nei settori dell’elettricità e del gas che l’Unione europea (UE) ha deciso di finanziare con 873 milioni di euro.

L’obiettivo, si legge in una nota di Bruxelles, è migliorare e rendere più competitivo il sistema energetico europeo con l’obiettivo ultimo di fornire a tutti i consumatori europei energia meno costosa, più pulita e più sicura.

Si tratta di progetti importanti con grandi benefici a livello transfrontaliero e, grazie alla loro attuazione, ne uscirà rafforzata la resilienza energetica degli Stati membri dell’UE”, ha commentato Maroš Šefčovič, Vicepresidente e Commissario europeo per l’Unione dell’energia.

Più chiaro ancora è stato Miguel Arias Cañete, Commissario per l’Azione per il clima e l’energia: “Solo un mercato pienamente interconnesso migliorerà la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Europa, riducendo la dipendenza da singoli fornitori e garantendo ai consumatori una maggiore possibilità di scelta. Un’infrastruttura energetica adeguata è inoltre essenziale per dare impulso alle fonti energetiche rinnovabili e per rispettare gli impegni assunti con l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici”.

Dei 17 progetti selezionati per il finanziamento, 8 sono nel settore dell’energia elettrica (sostegno dell’UE 680 milioni di euro) e 9 nel settore del gas (sostegno dell’UE 193 milioni di euro). Altri 4, infine, sono relativi a opere di costruzione (sostegno dell’UE 723 milioni di euro) e 13 a studi (sostegno dell’UE 150 milioni di euro).

Il nostro Paese è presente in un solo progetto (“Studies for Malta-Italy Gas Interconnection: ESIA, marine survey, FEED, EPC tender preparation & financial engineering”), che riceverà un finanziamento di 3,7 milioni di euro per lo studio di un gasdotto tra Malta e l’Italia, con l’obiettivo di mettere fine all’isolamento del paese dalla rete europea del gas.

L’interconnettore collegherà Malta al mercato italiano, migliorando la sicurezza di approvvigionamento di gas dell’isola analogamente a quanto ha fatto per il settore dell’energia elettrica il cavo di interconnessione sottomarino finanziato da un precedente programma dell’UE.

Il Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility) è sempre più uno strumento utile per la modernizzazione dell’economia europea. Il suo budget base complessivo, per il periodo 2014-2020, è di 5 miliardi di euro da investire nelle infrastrutture energetiche transeuropee.