I finanziamenti

Energia pulita e smart city, finanziati progetti per 135 milioni di euro

di |

Idee di città e comunità intelligenti integrate a soluzioni smart grid e clean energy. Selezionati 14 progetti in totale. C’è anche l’Italia.

Dall’economia ‘decarbonizzata’ alle smart grid, dai progetti smart city & smart community all’energy storage, l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (Inea) dell’Unione europea ha confermato l’erogazione di 135 milioni di euro per 14 progetti relativi ai bandi H2020-SCC-2016-2017 (“Smart cities and communities”) e H2020-LCE-2016-2017 (“Low Carbon Energy”), lanciati ad ottobre 2015 nell’ambito del programma “Horizon 2020”.

Due progetti sono stati selezionati dal bando per le città intelligenti, e riceveranno complessivamente 36 milioni di euro, mentre gli altri dodici da quello per la distribuzione avanzata delle risorse energetiche, per un budget di 99 milioni di euro.

L’Italia partecipa a diverse iniziative, tra cui. “Ruggedised – Clean energy for European cities” e “EnergyKeeper – Novel battery for improved energy storage”. Nel primo progetto, che oltre il nostro Paese vede partecipare anche Olanda, Regno Unito, Svezia, Polonia e Repubblica Ceca, l’obiettivo è promuovere l’utilizzo di tecnologie ‘clean energy’ per garantire energia pulita e sostenibile a interi quartieri, sia per l’energia elettrica, sia per la mobilità elettrica o altri servizi.

Nell’ambito del progetto sono state individuate alcune città, in grado di realizzare progetti dimostrativi di larga scala, con un forte potere di replicabilità in altre realtà urbane, denominate città faro (“Lighthouse”), come Parma, Rotterdam, Umea e Glasgow.

Nel secondo caso, invece, abbiamo a che fare con batterie di nuova generazione, in grado di immagazzinare in maniera più efficiente l’energia elettrica, soprattutto quella generata da fonti energetiche rinnovabili. Un sistema di efficienza energetica a bassissimo impatto ambientale, che consentirà ai cittadini di mettere da parte energia da utilizzare in vari modi, sempre in chiave di sicurezza, massima accessibilità e sostenibilità.

Oltre all’Italia, il progetto vede partecipare anche la Lituania, la Germania, la Spagna, l’Olanda e Israele.