Lo studio

Energia, la trasformazione green del manifatturiero globale vale 2 mila miliardi di dollari

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“Il passaggio alla green energy per il settore manifatturiero rappresenterà un valore aggiunto non solo per i consumatori finali della produzione, ma anche per gli azionisti”

La sostenibilità ambientale dell’industria manifatturiera a livello globale è uno dei principali driver per la crescita e lo sviluppo. Oggi che il paradigma 4.0 abilita nuove policy e soluzioni per favorire l’internazionalizzazione e un adeguato livello di competitività all’interno settore del manufacturing, è l’elemento green ad attrarre nuovi investitori e a promuovere vantaggiose partnership.

In un nuovo Report dal titolo “Sustainable Manufacturing Transformation: Securing Opportunities from the Emerging Energy Cloud”, Navigant illustra le nuove opportunità per la green energy transformation dell’industria manifatturiera, che secondo i ricercatori potrebbe arrivare a valere a livello mondiale quasi 2 mila miliardi di dollari.

Il passaggio alla green energy per il settore manifatturiero rappresenterà un valore aggiunto non solo per i consumatori finali della produzione, ma anche per gli azionisti”, ha spiegato Jan Vrins, managing director Navigant’s global Energy segment.

I nuovi obiettivi per le imprese saranno: efficienza energetica, ottimizzazione delle risorse, circolarità della produzione, continuità e massimo livello di sicurezza.

La green amnufacturing dovrà seguire tre livelli di azione: la produzione sarà sempre più on demand; dal consumo passivo si passerà a quello prosumer di energia (produttore+consumatore); dalla gestione tradizionale della supply chain si passerà alla più complessa full system orchestration.

Le parole chiave per questo nuovo trend della green manufacturing sono: industry 4.0 e micro manufacturing, economia circolare, riduzione degli inquinanti e dei gas climalteranti, promozione dell’Anything as a Service (XaaS).