DISEGNO DI LEGGE

Energia e gas: l’Unione Nazionale Consumatori dice no all’abolizione del Mercato Tutelato

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Il regime di maggior tutela per le forniture di gas potrebbe andare in pensione il 30 giugno del 2015, quello per l’elettricità un anno dopo.

 

Presto potremmo dire addio al Mercato Tutelato dell’energia e del gas. Lo prevede l’ultima bozza del Ddl sulla Concorrenza allo studio del Governo. Il regime di maggior tutela per le forniture di gas potrebbe andare in pensione il 30 giugno del 2015, quello per l’elettricità un anno dopo. Eccezion fatta per le imprese che dovrebbero attivarsi per la richiesta di una nuova fornitura elettrica, già entro fine giugno di quest’anno. Questo, però, nel caso in cui abbiano meno di 50 dipendenti e presentino un fatturato annuo inferiore ai 10 milioni di euro. Contaria l’Unione Nazionale Consumatori che, attraverso Pieraldo Isolani, Responsabile del settore energia dell’associazione, ha manifestato il suo dissenso. ‘E’ una decisione immorale, che se fosse confermata, scaricherebbe ancora una volta sulle tasche delle famiglie e sui soggetti più vulnerabili il peso della crisi energetica’, si legge in un comunicato stampa.

L’abolizione della norma sul servizio di maggior tutela obbligherebbe i consumatori a rinunciare alle tariffe protette di luce e gas e a scegliere un’offerta del mercato libero. ‘Si sancirebbe anche la fine del ruolo di Acquirente Unico – ha proseguito Isolani –  che fino ad oggi ha comprato a prezzi vantaggiosi l’elettricità all’ingrosso per i clienti del Mercato Tutelato, assicurando un’ efficace tutela di prezzo ai piccoli clienti elettrici. Sarebbero, dunque, le società a stabilire i prezzi e  non è difficile immaginare un aumento in bolletta per i piccoli clienti: troppo grande è, infatti, la disparità di potere contrattuale fra gli operatori energetici ed i piccoli consumatori!’. 

Compito dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) sarà monitorare gli effetti della cancellazione delle tariffe protette. Ma anche su questo punto L’Unione Nazionale Consumatori storce il naso: ‘Purtroppo – ha aggiunto l’esperto – non saranno sufficienti le promesse di vigilanza e sanzione dell’Autorità per l’energia e del’Antitrust a contenere l’aumento dei prezzi. Infatti, già oggi, pur in presenza del Mercato tutelato, la scarsa informazione e trasparenza delle offerte sul Mercato libero, insieme alle pratiche commerciali scorrette da parte di molti operatori, stanno provocando notevoli disagi ai consumatori, che lamentano numerosi contratti non richiesti anche sul Mercato Libero’.

L’UNC ha espresso l’auspicio ‘che Governo e Parlamento respingano l’ipotesi di abolire il Mercato tutelato, evitando così nuovi indubbi aumenti dei prezzi che riguardano servizi così essenziali per la vita delle famiglie’.