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Energia elettrica, una riforma radicale per abbassare i costi. Il caso della Germania

L’agenzia federale tedesca per le reti ha presentato una proposta di riforma del sistema di distribuzione dei costi di rete dell’energia elettrica nel Paese. Il piano in discussione risponde a più obiettivi, dall’abbassamento dei costi per i consumatori finali al miglioramento nell’efficienza dell’uso delle reti.

Considerato che attualmente le spese per la gestione delle reti e per la distribuzione dell’energia pesano sulla bolletta elettrica dei cittadini tedeschi per il 20-30% del totale, la riforma dovrebbe riuscire a far scendere questi costi. La Germania, insieme all’Italia, è uno dei Paesi europei in cui l’elettricità è più costosa, anche per effetto delle inefficienze nell’uso delle reti.

Confrontare le offerte luce con un comparatore come quello di SOStariffe.it e scegliere le più convenienti sul mercato libero è il primo passo per risparmiare sulle bollette, ma con il supporto di una riforma generalizzata del sistema si può ottenere un risparmio ancora più sostenuto.

Energia: cosa prevede il progetto di riforma del sistema di gestione della rete elettrica tedesca

Recentemente, l’Agenzia federale tedesca per le reti ha pubblicato un documento di riforma del sistema di gestione e di distribuzione dei costi della rete elettrica nazionale. L’Agenzia, che ha una funzione corrispondente a quella della nostra ARERA, ha invitato tutti gli operatori e i soggetti interessati a condividere le proprie osservazioni sul progetto di riforma. Eventuali proposte e suggerimenti all’Agenzia potranno essere forniti fino al 30 giugno e, dopo questa data, si passerà all’attuazione delle misure adottate.

Il piano di riforma ideato dall’Agenzia tedesca punta a superare le attuali inefficienze del sistema, a garantire una maggiore capacità delle reti elettriche tedesche di affrontare le sfide della transizione ecologica e di avere sufficienti risorse per finanziare il potenziamento delle infrastrutture.

Attualmente tutti i costi di rete ricadono sui consumatori finali, che pagano un contributo variabile in funzione del numero dei kWh di energia prelevati dalla rete. In media, questi costi hanno un’incidenza che varia tra il 20 e il 30% della bolletta finale.

Nei piani dell’Agenzia che si occupa della gestione della rete elettrica in Germania, parte di questi costi dovrebbero essere sostenuti anche dai produttori. Uno dei pilastri della riforma prevede proprio l’applicazione di una tariffa, fissa o variabile a seconda della quantità di energia immessa in rete, a carico delle centrali elettriche e degli impianti di energia rinnovabile.

Un secondo intervento prevede l’applicazione di una tariffa forfettaria per i prosumer, i consumatori che usano la rete sia per immettere l’energia prodotta in surplus rispetto al proprio fabbisogno sia per prelevare energia quando i propri impianti domestici non ne producono abbastanza.

L’Agenzia federale tedesca per le reti ha proposto anche una possibile revisione generalizzata delle tariffe di rete, allo scopo di renderle flessibili e di legare i costi all’uso effettivo della rete. Questo progetto prevede la completa digitalizzazione del sistema, in modo che le tariffe siano determinate in tempo reale, riflettendo lo stato delle reti.

Quali saranno le conseguenze sulle bollette della riforma in Germania?

La volontà dell’Agenzia tedesca per le reti è quella di rendere più equo il sistema che distribuisce i costi delle reti e delle infrastrutture. Se oggi a pagare sono solo i consumatori finali, allargando la platea di chi contribuisce alla copertura delle spese si punta a un immediato alleggerimento delle bollette.

L’effettivo risparmio in bolletta di cui beneficeranno i consumatori tedeschi dipenderà da quali misure saranno adottate, ma l’ambizioso piano di riforma della Germania è un importante passo in avanti a favore dei consumatori e per rendere più efficiente l’uso della rete elettrica.

Qual è la situazione in Italia?

In Italia, in media, i costi di rete coprono tra il 12 e il 19% dell’importo delle bollette, incidendo meno che in Germania. Questi costi ripagano le spese di gestione del contatore, i costi di trasporto dell’energia elettrica fino all’utente finale e finanziano la manutenzione e lo sviluppo delle reti elettriche.

Il loro importo è composto da una quota fissa e da una variabile legata ai consumi. Agire contemporaneamente sulla riduzione dei consumi e sulla scelta di un’offerta luce competitiva è la strategia migliore per ridurre le bollette.

Approfittando di offerte e promozioni disponibili sul mercato libero e confrontando il risparmio ottenibile attivando le migliori tariffe a prezzo indicizzato e a prezzo fisso dei fornitori partner di SOStariffe.it si possono ottimizzare le spese senza preoccuparsi dell’arrivo delle bollette dell’elettricità.

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