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Energia elettrica, in Italia costi più alti rispetto ad altri Paesi UE. Perchè?

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Anche se nel corso dei primi mesi del 2025 i prezzi stanno gradualmente scendendo, le differenze sono ancora accentuate e gli italiani continuano a pagare l’elettricità più degli altri europei.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il confronto tra i costi delle bollette tra Italia ed Europa ci dice che gli italiani pagano l’energia elettrica più di quanto facciano gli altri europei. Anche se, rispetto agli scorsi anni, i prezzi sono in discesa, nel 2024 in Italia il costo dell’energia elettrica è stato più alto che nel resto dell’UE anche dell’86%.

Questa differenza nei costi non solo rende le bollette della luce più care, ma rende anche meno competitive le industrie italiane rispetto a quelle estere. In attesa che si intervenga per risolvere le inefficienze del settore elettrico nazionale e che i prezzi proseguano la loro discesa, la soluzione migliore per abbassare le bollette è fare un confronto delle offerte luce più convenienti del mercato libero.

Prezzo della luce in Italia: perché è tra i più alti in UE?

Durante lo scorso anno l’energia elettrica in Italia ha avuto un costo ben superiore rispetto a quello registrato nei principali mercati energetici europei. Il differenziale più alto è stato quello tra Italia e Spagna: mentre in Italia il PUN medio 2024 è stato di 108 €/MWh, in Spagna il costo medio dell’elettricità nello stesso periodo è stato di 63 €/MWh. L’energia elettrica in Italia è risultata più cara anche rispetto a quella in Germania (78 €/MWh) e a quella in Francia (58 €/MWh).

Anche se nel corso dei primi mesi del 2025 i prezzi stanno gradualmente scendendo, le differenze sono ancora accentuate e gli italiani continuano a pagare l’elettricità più degli altri europei. Nei primi giorni di maggio 2025, ad esempio, il PUN si attestava attorno agli 80 €/MWh. Nonostante il forte calo rispetto al dato medio dello scorso anno, il confronto con i principali Stati UE penalizza ancora una volta il nostro Paese. In Germania a inizio maggio l’energia elettrica aveva infatti un costo di circa 66 €/MWh, in Francia di 63 €/MWh e in Spagna addirittura di 11 €/MWh.

Queste differenze così nette nei prezzi dell’energia elettrica sono dovute principalmente alla struttura del mercato energetico italiano e al particolare meccanismo di formazione dei prezzi che lo caratterizza. In Italia i prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale sono fortemente interconnessi, perché il gas naturale viene impiegato nella produzione dell’elettricità e il prezzo del primo influenza largamente quello della seconda.

Spesa energia: come abbassare le bollette elettriche

Questi dati e le particolarità del mercato energetico italiano rispetto al mercato europeo sono contenuti in un’analisi condotta dal ricercatore dell’ENEA Livio De Chicchis, riportata da IlSole24Ore. L’analisi completa è stata presentata nel corso del webinar dell’MCE “Industria ed energia: strategie e tecnologie per ridurre i costi senza compromettere la produttività”.

La ricerca ha anche analizzato la struttura del mercato energetico italiano, rilevando come la quota più rilevante dei consumi elettrici (il 45% del totale) sia assorbita dall’industria. A seguire, il settore dei servizi, che consuma circa il 30% dell’elettricità italiana e solo al terzo posto i consumi familiari, pari al 22% del totale.

Per le famiglie che vogliono abbassare i costi delle bollette il confronto delle tariffe disponibili sul mercato libero rimane l’arma più potente. Utilizzando il comparatore di SOStariffe.it si possono verificare giorno per giorno le migliori soluzioni tariffarie degli operatori partner.

Attualmente le migliori tariffe a prezzo bloccato fissano il costo dell’energia per almeno un anno, con offerte a partire da 0,10 €/kWh. Chi preferisce maggiore flessibilità e confida in un’ulteriore discesa del prezzo all’ingrosso dell’elettricità può orientarsi verso le tariffe a prezzo indicizzato. In questo caso ai consumi viene applicato un prezzo pari al PUN mensile, maggiorato di una quota fissa stabilita dal fornitore. Al momento, le migliori offerte hanno un costo a partire da 0,11 €/kWh, con aggiornamento mensile delle tariffe.

Quando si trova un’offerta in grado di garantire un buon risparmio in bolletta si può cambiare fornitore in modo rapido e gratuito. Basta attivare la nuova offerta e attendere che il trasferimento dell’utenza venga completato, senza dover sostenere dei costi e senza dover cambiare contatore.

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