L'evento

Energia e crescita. Rinnovabili, giovani e nuove competenze per accelerare la transizione green. Il webinar

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Imprese, occupazione, crescita e innovazione, così l'elettrificazione e le fonti energetiche rinnovabili cambieranno il nostro Paese e sosterranno un nuovo corso di crescita, decarbonizzazione e contrasto ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento globale. Ma servono formazione e competenze. Il webinar.

RIVEDI IL WEBINAR “ENERGIA E CRESCITA. LE RINNOVABILI, I GIOVANI E LE NUOVE COMPETENZE”

Agenda:

Alda Paola Baldi, Responsabile Procurement Italia, Enel

Luigi Birtolo, Managing director, People Spa

Luigi Martirano, Professore Ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia, Consorzio Interuniversitario EnSiel – – Paolo Sacchetti, AD, Impresa Sacchetti Verginio S.r.l

Stefano Salvati, AD Salvati Spa

Angelo Vaccaro, Presidente, Ness Spa

– Intervento istituzionale: Walter Rizzetto, Presidente, XI Commissione (Lavoro Pubblico e privato), Camera dei Deputati e con le testimonianze dei giovani del corso “Energie per Crescere” presso il Centro ELIS.

Ha moderato: Federico Rendina, Giornalista

Elettrificazione per accelerare la transizione energetica ed ecologica

Gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione europea e recepiti dal nostro Paese ci impegnano ad una transizione energetica ed ecologica rapida, profonda e strutturale. L’elettrificazione è uno dei percorsi scelti per ridurre le emissioni di gas serra, in particolare di CO2, e per diminuire l’impatto ambientale di diversi settori economici strategici, grazie alle fonti energetiche rinnovabili che forniscono e forniranno sempre più energia elettrica pulita.

Gli alti livelli di diossido di carbonio e metano in atmosfera, il surriscaldamento globale, i fenomeni meteo estremi indotti dai cambiamenti climatici, sono il motivo per cui dobbiamo rapidamente cambiare il modo in cui alimentiamo le nostre automobili, gli stessi mezzi di trasporto pubblico, il modo in cui riscaldiamo e raffreschiamo le nostre abitazioni e gli edifici, ma anche il modo in cui forniamo energia ai nostri dispositivi elettrici ed elettronici.

Elettrificare tutto a partire dalle fonti energetiche rinnovabili e pulite è la via più rapida per ottenere crescenti livelli di efficienza energetica, per abbattere le emissioni inquinanti, per consumare di meno a parità di prestazioni, per migliorare la qualità dell’aria e della nostra vita (in particolar modo in città).

Un passaggio tecnologico complesso che dovrà riguardare l’intera società come sistema, che non solo ha bisogno di infrastrutture moderne, apparecchiature di nuova generazione e tecnologie software all’avanguardia, ma anche di tante nuove figure professionali, che in questo momento a quanto pare non sono facili da trovare.

Il webinar su rinnovabili, giovani e nuove competenze

Opportunità e sfide di questa transizione sono state al centro del webinar organizzato da Energia Italia News e Key4biz dal titolo “Energia e crescita. Le rinnovabili, i giovani e le nuove competenze”, a cui hanno partecipato Alda Paola Baldi, Responsabile Procurement Italia di Enel, Luigi Martirano, Professore Ordinario di Sistemi Elettrici per l’Energia del Consorzio Interuniversitario EnSiel, Angelo Vaccaro, Presidente di Ness Spa, Luigi Birtolo, Managing director di People Spa, e Walter Rizzetto, Presidente XI Commissione (Lavoro Pubblico e privato) della Camera dei Deputati.

Secondo quanto riportato da Energia Italia News, il piano per lo sviluppo della green economy legato alla transizione energetica prevede 320 miliardi di euro di investimenti da qui al 2030, a fronte di benefici economici attesi per 360 miliardi. Altro dato chiave è che 540mila nuovi posti di lavoro nel settore elettrico potrebbero aggiungersi agli attuali 120mila a fine periodo.

Un secondo problema è la qualità di questa occupazione, cioè il livello di competenze raggiunto, che è fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati a livello di Paese e di imprese.

Energia per crescere, le imprese e il mercato del lavoro

Sebbene in questo momento sulle rinnovabili si avverta meno l’urgenza a causa dei temi autorizzativi, non dobbiamo dimenticare l’esperienza di altri Paesi. Per esempio la Spagna, in cui gli investimenti si sono sbloccati, ma le imprese fanno tuttora fatica ad impiegarli a causa della mancanza di manodopera. Per quel che concerne il settore delle rinnovabili, Enel ha lavorato molto con le imprese, anche per capire quali siano le urgenze e le priorità rispetto ai profili ricercati. Nella maggior parte dei casi, profili tecnici come gli specialisti elettrici o meccanici”, ha detto Alda Paola Baldi, Responsabile Procurement Italia di Enel.

In tema, c’è il programma di formazione “Energie per Crescere, lanciato da Enel in collaborazione con l’istituto di formazione professionale Elis, che estendendosi al settore delle rinnovabili si pone l’obiettivo di formare entro il 2025 più di 2mila nuovi professionisti della transizione energetica, da occupare nelle imprese fornitrici di Enel Green Power.

Formazione e competenze al centro dell’azione di Governo

Formazione e competenze saranno due elementi chiave per molto tempo ancora, perché è il mondo del lavoro a cambiare assieme al panorama generale. L’innovazione introduce sempre nuovi fattori di cambiamento a più livello del sistema sociale ed economico. Il Governo in queste situazioni gioca un ruolo centrale nella ricerca di soluzioni efficaci e di lungo termine.

La pandemia è stata un drammatico acceleratore di cambiamenti. Nel mercato del lavoro, oggi, cambiare significa anche andare incontro alla digitalizzazione e all’applicazione dell’intelligenza artificiale. Nei prossimi anni lavoreremo sempre più per obiettivi. È dunque molto importante che la politica segua le indicazioni di una spinta mondiale”, ha spiegato Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

Elettrificazione, energia pulita e nuovi posti di lavoro

L’Unione Europea ha obiettivi climatici ambiziosi per il 2030, spingendosi ad una riduzione di almeno il 55% delle emissioni di gas serra (GHG) rispetto al 1990, al fine di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. In questo scenario, l’elettrificazione dei consumi dovrebbe crescere dal 23% al 31% entro il 2030 e tra il 47% e il 60% entro il 2050, secondo stime dell’Unione europea.

Secondo uno studio condotto dall’associazione Motus-E, e CAMI, Center for Automotive and Mobility Innovation del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nonostante l’opposizione di alcuni settori alla transizione, l’elettrificazione del settore automotive dovrebbe garantire una crescita occupazionale del 6% da qui al 2030.

Solo nel mercato delle batterie, le gigafactory potrebbero creare circa 4 mila posti di lavoro, a cui andranno aggiunti quelli creati in altri settori, come la lavorazione dei materiali e il riciclo.