Covid-19

Energia, crollo del mercato mondiale: 400 miliardi in meno di investimenti nel 2020

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La spesa in tecnologie, servizi e infrastrutture calerà del 20% entro la fine dell’anno, secondo il nuovo Report dell’Agenzia internazionale dell’energia. Mancate entrate fiscali per 1000 miliardi, -33% di investimenti in combustibili fossili. Colpita anche la transizione energetica green.

L’anno passato si era chiuso con prospettive di crescita incoraggianti nel settore dell’energia. Gli investimenti globali crescevano, con una stima del +2% annuo, il dato migliore degli ultimi sei anni.

Tutto questo prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19.

Oggi le stesse stime ci restituiscono un panorama energetico mondiale completamente stravolto. Secondo il nuovo Report dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), l’epidemia ha congelato il mercato dell’energia e fatto crollare gli investimenti.

Energia, emorragia di investimenti

Gli esperti si attendono un crollo della spesa energetica mondiale del -20% entro la fine del 2020, cioè 400 miliardi di dollari circa in meno.

Un crollo che preoccupa – ha dichiarato Fatih Birol direttore dell’Agenzia – perché significa una possibile perdita di posti di lavoro, la rinuncia ad opportunità di crescita e una crisi negli approvvigionamenti energetici, fondamentali per la fase post Covid-19”.

Un crollo che andrebbe anche a danneggiare il processo di transizione energetica green – ha aggiunto il direttore – con una riduzione della spesa in tecnologie per la clean energy, la decarbonizzazione e la sostenibilità”.

A livello fiscale, gli Stati registrerebbero mancate entrate per almeno 1.000 miliardi di dollari nel 2020, secondo lo studio, a causa di una combinazione di calo della domanda, prezzi più bassi e bollette non pagate sia di utenze domestiche, sia di attività commerciali ed imprenditoriali.

Gli investimenti mondiali in petrolio e gas naturale caleranno di un terzo rispetto all’anno passato, che tradotto significa 132 miliardi di dollari in meno.

Il petrolio, in particolare, vedrà ridurre l’offerta di quasi 9 milioni di barili al giorno da qui al 2025.

La crisi del petrolio e dell’elettricità

Con 4 miliardi di persone in isolamento, attività economiche, commerciali ed industriali ferme (tranne i settori indispensabili), la domanda giornaliera è scesa a 25 milioni di barili di petrolio in meno.

Giù anche gli investimenti nel settore dell’elettrificazione: -10% per il 2020, con gravi ripercussioni sull’innovazione e la sicurezza dei sistemi e delle infrastrutture.

La reazione a catena arriverebbe a travolgere anche il settore dell’efficienza energetica, che potrebbe registrare una diminuzione della spesa tra il -10/-15% entro la fine dell’anno.