Enel, raccolta fondi per l’Ucraina a fianco di Save the Children e Unhcr

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Avviata campagna globale di raccolta fondi tra i dipendenti del Gruppo. Ogni donazione effettuata da ciascun collega verrà raddoppiata da Enel Cuore.

Il Gruppo Enel ha deciso di avviare una campagna globale di raccolta fondi, rivolta ai propri dipendenti, a supporto delle attività promosse da Save the Children e UNHCR (Agenzia ONU per i Rifugiati), in considerazione dell’emergenza umanitaria che sta colpendo l’Ucraina e al fine di sostenere le popolazioni civili coinvolte. Le due Organizzazioni sono impegnate in diverse azioni umanitarie messe in campo per rispondere ai bisogni dei rifugiati e degli sfollati nel Paese e in quelli limitrofi.

Enel Cuore, la Onlus di Enel che dal 2003 si occupa di sostenere iniziative a favore di soggetti fragili e in condizioni di svantaggio, raddoppierà l’importo della donazione che ciascun collega destinerà ad una o entrambe le Organizzazioni nel corso delle due settimane di durata della campagna. 

Save the Children da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e a garantire loro un futuro. L’Organizzazione è presente dal 2014 in Ucraina e sta distribuendo beni di prima necessità ai bambini che arrivano in Polonia e Romania, dove svolge specifiche attività di protezione dei minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie. Ha inoltre allestito spazi in cui i bambini, grazie al supporto di operatori specializzati, possono giocare e avere il supporto per elaborare il trauma subito e ritrovare un po’ di serenità.

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, protegge le persone costrette a fuggire dalle loro case a causa di conflitti e persecuzioni. Lavora in oltre 130 Paesi per proteggere milioni di persone, rispondendo con un’assistenza salvavita, salvaguardando i diritti umani fondamentali e aiutandole a costruirsi un futuro migliore. In relazione all’attuale situazione di emergenza, UNHCR è presente in Ucraina, Romania, Ungheria e Polonia, oltre ad aver allestito due nuovi centri di prima accoglienza in Italia rivolti a donne e bambini provenienti dall’Ucraina, fornendo loro beni di prima necessità.