Green cities

eMobility, 1,6 miliardi di euro al Consorzio MOBiLus per la mobilità pulita in città

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Sette anni di lavoro per dar vita ad un polo europeo di sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative utili alla mobilità sostenibile nelle aree urbane. Coinvolte diverse città, tra cui Milano, Amsterdam, Barcellona, Copenaghen, Istanbul, Amburgo, Tel Aviv.

Creare nuovi spazi urbani più a misura d’uomo, migliorare la qualità della vita nelle aree metropolitane, favorire la mobilità integrata e incrementare la competitività dei mercati europei, sono i principali obiettivi del Consorzio “Mobility for Liveable Urban Spaces” (o più semplicemente MOBiLus), che guiderà l’innovazione tecnologica per il futuro più sostenibile delle nostre città.

A disposizione del progetto circa 1,6 miliardi di europer ridisegnare la mobilità urbana collettiva e individuale”, dei grandi centri e delle piccole realtà locali, “favorendo l’inclusione sociale e utilizzando le sfide tecnologiche del futuro”.

Tra le città che fanno parte del Consorzio, oltre Amsterdam, Barcellona, Copenaghen, Eindhoven, Amburgo, Helmond, Helsinki, Istanbul, Monaco, Praga, Stoccolma e Tel Aviv, c’è anche Milano, unica realtà urbana italiana.

Al progetto ha preso parte anche l’ENEA, la nostra Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Proprio oggi, in occasione di un convegno a Roma, il Presidente Federico Testa ha annunciato che “l’Agenzia ha ottenuto un riconoscimento di particolare rilievo con l’assegnazione da parte dell’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) al Consorzio MOBiLus,  cui ENEA fa parte, della KIC Urban Mobility, per dar vita ad un polo europeo di sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per i problemi della mobilità sostenibile nelle aree urbane”.

L’operazione – ha proseguito Testa in una nota stampa – durerà sette anni e prevede investimenti di 1,6 miliardi di euro, con un massimo del 25% finanziati dall’EIT.

I primi risultati sono attesi già nel 2020. Dei 48 partner (13 città, 17 aziende di automotive e ICT, e 18 tra università e centri di ricerca) solo due sono italiani, ENEA e Fondazione Politecnico del Comune di Milano”.

È sempre un successo entrare in un progetto europeo e confrontarsi con città partner allo scopo di migliorare la vita dei cittadini”, ha dichiarato Marco Granelli, assessore all’Ambiente e Mobilità della Città di Milano.

L’Europa è un interlocutore privilegiato e grazie ai fondi che mette a disposizione delle città è possibile realizzare idee innovative”.

La partecipazione a questa iniziativa rappresenta, per Fondazione Politecnico e tutto il suo network, una grande opportunità per entrare in contatto con le eccellenze a livello europeo in ambito smart cities”, ha invece affermato Eugenio Gatti, Direttore Generale Fondazione Politecnico di Milano.

MOBiLus andrà a sommarsi ad altri progetti finanziati dall’Unione europea (“Sharing Cities”, “OpenAgri”, “CLEVER cities”) centrati sui temi della rigenerazione urbana, delle smart cities e della sostenibilità ambientale.

Nel progetto MOBiLus sono coinvolte diverse realtà del mondo accademico, industriale e della ricerca, tra cui: Aalto University, Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions, Budapest University of Technology and Economics, CARNET, CTAG, Czech Technical University, ENEA, École Polytechnique Fédérale de Lausanne, Eindhoven University of Technology, Fraunhofer Society, Institute of Information Theory and Automation, KTH Royal Institute of Technology, NFF, Polytechnic University of Catalonia, Technical University of Denmark, Technical University of Munich, Technion – Israel Institute of Technology, University College London, Achmea, Altran, Amadeus, BMW, Colruyt Group, E.ON, MOL, Oracle, SEAT, Siemens, Skoda Auto, TASS International, TomTom, Tractebel, UnternehmerTUM, Volkswagen Truck & Bus, Zone Cluster.