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Emittenti locali, ok preliminare al regolamento per l’erogazione dei contributi

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Ecco il nuovo schema per i contributi alle emittenti locali televisive e radiofoniche.

È arrivato il via libera del Consiglio dei ministri allo schema di Regolamento per l’erogazione dei contributi alle emittenti locali. L’approvazione preliminare del testo, che poi dovrà tornare in Cdm per il sì definitivo, è avvenuta su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda.

Al suo interno sono stati definiti i criteri percentuali di ripartizione annua delle risorse finanziarie disponibili, nella misura dell’85 per cento per i contributi spettanti alle emittenti televisive operanti in ambito locale e del 15 per cento per quelli spettanti alle emittenti radiofoniche operanti sempre in ambito locale.

Il decreto, si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo economico (Mise), mira alla razionalizzazione delle procedure, “mediante la previsione di una graduatoria unica a livello nazionale, l’individuazione nel Ministero dello Sviluppo economico dell’amministrazione responsabile della graduatoria finale e l’introduzione di altre semplificazioni, quali la dematerializzazione dei documenti e dell’informatizzazione dell’iter procedurale”.

Il provvedimento stabilisce i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse in favore delle emittenti radiofoniche e televisive locali “per la realizzazione di obiettivi di pubblico interesse, quali la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno dell’occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione dell’uso di tecnologie innovative”.

Requisiti

Per poter accedere al sostegno, le emittenti televisive locali devono avere un certo numero di dipendenti e giornalisti a tempo determinato ed indeterminato effettivamente applicati all’attività, “rispetto al limite percentuale di trasmissione di programmi di televendite nella fascia oraria tra le 7 le 23, di adesione al “Codice di autoregolamentazione in materia di televendite” e al “Codice di autoregolamentazione sulla tutela dei minori in TV”, nonché trasmettere almeno due edizioni giornaliere di telegiornali con valenza locale”.

Per le emittenti radiofoniche locali, si legge sul sito web del Mise, i requisiti richiesti riguardano solo il numero minimo di dipendenti a tempo determinato e indeterminato, pari a due, ed il numero di giornalisti, almeno uno.

Modalità di erogazione

Si prevedono due rate, consistenti in un acconto pari al 50 per cento del contributo erogato nell’anno precedente e in una seconda rata a saldo. Qualora l’impresa che ha beneficiato dell’anticipo non risulti in possesso di tutti i requisiti previsti, essa deve restituire quanto percepito. Lo schema di decreto sarà trasmesso alle Camere per l’acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti.