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EmiliaRomagnaWIFi, Lepida procede con i test ad alta densità. Previsti 175 access point per lo Stadio di Bologna

Oltre la rete mobile classica, il 4G attuale e il prossimo 5G, quando ci troviamo in ambienti ‘circoscritti’ (scuole, ospedali, musei, sale convegni e altri luoghi simili) è il WiFi a garantirci la connettività continua. Da questo punto è partito il progetto di Lepida e Regione Emilia Romagna per la connettività in banda ultralarga wireless, chiamato “EmiliaRomagnaWiFi”.

Si è cominciato dai Comuni che erano connessi in fibra ottica, sollecitandoli ad attivare all’esterno del Municipio, nella piazza o nella via più importante del capoluogo, un access point (AP) WiFi con Il Service Set Identifier, o SSID (nome con cui una rete Wi-Fi si identifica ai suoi utenti) “WISPER” completamente gratuito.

Oggi EmiliaRomagnaWiFi ha raggiunto l’obiettivo di 4mila hotspot WiFi, realizzati e operativi, che garantiscono l’accesso gratuito a internet, senza registrazione e credenziali d’ingresso, sul territorio regionale, da Piacenza a Rimini.

Uno ogni mille abitanti, attivi 24 ore su 24: per l’esattezza, 3.915 punti web collocati in biblioteche, scuole, municipi, musei, piazze, parchi e campi sportivi che registrano ogni giorno 80mila connessioni da dispositivi diversi, oltre 1 milione negli ultimi quattro mesi.

A luglio c’è stato l’ingresso in rete di tre nuove aree pubbliche, che offriranno l’accesso libero a internet 24 ore su 24: la prima è stata Piazza Costa e la vicina spiaggia di Cesenatico, in uno dei luoghi più frequentati di tutta la Riviera, che ha debuttato sulla rete con 7000 utenti lo scorso fine settimana in occasione della Notte rosa. Nelle prossime settimane sarà anche la volta della piscina pubblica nel Comune di Lizzano in Belvedere, nel bolognese, un’area ricreativa di riferimento per diverse località dell’Appennino.

New entry frutto di una nuova sperimentazione della rete WiFi effettuata da Regione e Lepida, che consente di mettere in campo l’attivazione del SSID EmiliaRomagnaWiFi nei luoghi ad alta densità.

Si tratta di infrastrutture e tecnologie avanzate capaci di garantire la connessione ad un elevato numero di utenti in caso di eventi particolari.

Sperimentazioni attivate o in via di attivazione come quelle di Cesenatico e a Lizzano in Belvedere, a cui si aggiunge quella di Bologna.

Quest’ultimo caso è particolarmente interessante, perché relativo allo Stadio Renato Dall’Ara, il maggiore impianto sportivo della città e casa della squadra di calcio del Bologna Football Club 1909.

Si tratta dell’installazione più imponente tra tutte, con circa 36 000 posti a sedere che possono aumentare fino a 55.000 per i concerti.

Qui è prevista l’installazione di 175 access point (AP), di cui 150 outdoor e 25 interni.

Anche in questo caso, l’obiettivo è offrire i servizi di connettività durante gli incontri e gli eventi, anche con lo scopo di adeguare la struttura alle richieste UEFA.

Come affermato a luglio dall’assessore regionale alla Programmazione territoriale e Agenda digitale, Raffaele Donini, in occasione della presentazione dei dati e dei progetti da parte della Regione: “Con interventi come quelli che abbiamo presentato oggi che impattano su luoghi frequentati da tante persone contemporaneamente, cittadini, turisti, residenti, si apre una fase nuova, un salto di qualità nelle opere di infrastrutturazione pubblica. E con EmiliaRomagnaWifi abbiamo messo a punto uno strumento di crescita culturale ed economica alla portata di tutti, capace di dare risposte sia alle normali esigenze quotidiane che alle occasioni speciali”.

Siamo la prima Regione che ha un WiFi senza autenticazione grazie a una legge regionale”, ha invece dhiciarato il direttore generale di Lepida, Gianluca Mazzini.

Il cittadino, il turista o in generale l’utente trova tra le reti offerte EmiliaRomagnaWiFi, si collega e inizia a navigare in luoghi di interesse pubblico, senza alcun vincolo, restrizione o complicazione. A volte fare le cose semplici è complicato, ma oggi che abbiamo costruito il percorso, la rete cresce a una velocità ben superiore alle nostre aspettative”.

In regione sono presenti 860 installazioni nella provincia di Bologna; 233 nella provincia di Forlì-Cesena; 1.005 nel ferrarese; 975 nel modenese; 74 nella provincia di Piacenza; 130 nel parmense; 241 nel ravennate; 253 a Reggio Emilia; 144 nella provincia di Rimini.

Una spinta per dare la massima diffusione di punti WiFi della rete viene data dal collegamento con quelle degli ospedali. Le installazioni ad oggi più numerose si trovano nelle Aziende sanitarie e ospedaliere di Ferrara, che conta 932 punti di accesso, segue Modena con 300 punti e Bologna con 50.

La rete regionale, infine, si trova al centro dei progetti nazionali grazie all’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico per attuare una sinergia con “Italia-Wifi” e allo stesso tempo partecipa al bando europeo WiFi4EU previsto per il prossimo autunno.

Online la mappa dei punti WiFi presenti in Emilia-Romagna.

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