Lepida ha inserito il Digital Gender Gap come punto del proprio Piano industriale 2025-2027. Lavorando a sostegno dell’Agenda Digitale regionale, la riduzione di tale gap rappresenta una sfida cruciale per inclusione sociale, occupazione e innovazione.
Sebbene le donne rappresentino il 51% della popolazione dell’Unione europea, solo 1 laureato STEM su 3 e 1 specialista ICT su 5 sono donne. Colmare questo gap non è solo questione di equità: secondo l’EIGE, aumentare la presenza femminile in ambito STEM potrebbe incrementare il PIL dell’UE fino al 3% entro il 2050.
Per affrontare questa sfida, nel 2023 è nata la Comunità Tematica regionale Digital Gender Gap che riunisce oltre 70 amministratrici e amministratori con deleghe alle pari opportunità e al digitale.
La COMTem ha l’obiettivo di rendere il divario digitale di genere tema centrale nella politica locale, aumentando consapevolezza e capacità di azione trasversale.
Nel 2024 ha lavorato attraverso tre gruppi dedicati a mappatura digitale delle città in ottica di genere, diffusione di buone pratiche e cultura digitale, producendo linee guida, mappature territoriali e sessioni formative.
L’attività di Lepida si concentra sul rafforzare le competenze delle amministratrici/degli amministratori nell’integrare la parità di genere digitale nelle politiche locali. Partire dalla conoscenza e dagli strumenti, per costruire percorsi territoriali condivisi ed efficaci.
Le disuguaglianze di genere all’interno delle carriere pubbliche e delle professioni STEM rappresentano un ostacolo non solo etico, ma anche economico e funzionale.
Il tema sarà al centro del panel dal titolo “Parità di genere nella trasformazione digitale: quanto ci costa?“, all’interno della conferenza di giovedì 20 novembre a Bologna dal titolo “Rapporto fra Processi Digitali, Persone e Genere“, promossa dal Cerchio ICT in house, di cui è membro fondatore Lepida.
